Oggi ospito volentieri un articolo di Neting rigardante il rapporto tra social media e SEO.

Preciso che non sono completamente d’accordo con tutto quello che vien detto nell’articolo (per la mia esperienza i social signals non influenzano direttamente il posizionamento, ma lo migliorano indirettamente, grazie al traffico di qualità che portano, e alle ulteriori menzioni e link che attirano).

Ad ogni modo è bello poter pubblicare anche un punto di vista leggermente diverso, quindi cedo la parola a Federica, specialista di social media.

Analizziamo la questione altamente dibattuta da diversi specialisti in considerazione di quanto i Social Network contino nel ranking organico di contenuti.

Google riesce a vedere i social signal?

Un dato certo è che i collegamenti provenienti dai social network contengono nel loro codice HTML la caratteristica “no follow”. Ma è altrettanto vero che i motori di ricerca hanno affermato “i link condivisi sui social sono rilevanti nel restituire all’utente i risultati della ricerca per un determinato contenuto”.

Il like, +1, tweet non è altro che un segnale esplicito da parte di qualcuno che siamo riusciti a coinvolgere e questo può influenzare tutto il percorso promozionale che abbiamo pensato.

Facebook rappresenta il passaparola nell’epoca moderna e digitale ed, allo stesso tempo, conferisce al Brand un’immagine di partner affidabile e sicuro.  Per questo motivo una Fan Page di Facebook ben gestita comparirà fra i primi risultati della SERP e convoglierà traffico sul Brand. Per ottenere tali risultati, occorre usare argomentazioni convincenti per i propri utenti attraverso il coinvolgimento e lo stimolo all’interazione. La partecipazione alle discussioni con un commento Facebook può migliorare sia il ranking del sito che quello di altri siti richiamati attraverso un semantico. E’stato stimato che un buon numero di commenti autorevoli possa generare un ottimo risultato nelle 48 ore successive.

Questo significa che ad ogni azione social corrisponde un’acquisizione di valore del contenuto in termini di reach e traffico stimolando così la lead generation e le conversioni. Un alto valore di segnali sociali può fare da veicolo per l’acquisizione di collegamenti spontanei e quindi può avere un effetto positivo di tipo indiretto sul ranking.

Una strategia social per aumentare il legame tra social e SEO è quella di selezionare influencer nel settore specifico in cui si opera e coinvolgerli taggandoli nel post. Inoltre, un altro accorgimento importante è l’inserimento nel post dell’hashtag relativo all’argomento del post.

Citando Enrico Ferretti, Digital Strategist: “Un ulteriore suggerimento per i lettori. Se volete provare un sistema veloce e automatizzato per l’acquisizione di citazioni social, realizzate un contenuto di grande utilità per i vostri lettori, tipo una guida in pdf o un e-book. Poi integrate nella pagina web in cui è presente il file Pay with a Tweet, che consentirà il download agli utenti solo a fronte di un tweet. Io grazie a questo strumento ho ottenuto tantissime citazioni, aumentato i miei follower e ho anche riscontrato benefici in termini di ranking sui motori di ricerca.”

Instagram: frequentato ogni giorno da milioni di utenti, ha un’altissima visibilità. Gli utenti sono attratti dalle fotografie e questo li spinge a sapere qualcosa in più e, cercando informazioni, arriveranno anche al sito. Inoltre, nel profilo Instagram, è possibile inserire il link, e così si può tracciare il traffico in entrata con i web analytics. Fondamentale è fare un buon uso degli hashtag, scegliendo keyword significative per il brand e il messaggio che si vuole comunicare: hashtag personalizzati con cui promuovere concorsi, tenere in considerazione quelli più popolari e inserirsi nel trend del momento. Questi accorgimenti hanno un’influenza diretta.  Un’ulteriore tecnica per migliorare l’ottimizzazione consiste nel ripubblicare una foto o un video da Instagram anche sul sito web. Bisogna ottenere un embed code cliccando sul post e selezionando la voce “embed” dal menu che si apre, e copiarlo nell’html della propria pagina web.

Twitter: ha siglato con Google un accordo per rendere i suoi contenuti accessibili al motore di ricerca, con il risultato che ad oggi sono indicizzati quasi 2 miliardi di pagine. Un tweet autorevole, fatto cioè da un account autorevole (con molti followers e magari pochi following), e soprattutto un tweet retweettato saranno fattori alla pari con i tradizionali fattori. I tweets e il tweet-building è un link-building.

Youtube:  E’ possibile accrescere la brand awareness con la pubblicazione di video e keywords rilevanti che contribuiscono ad accrescere la popolarità del brand nel target di riferimento. Per ottimizzare un video è bene inserire la parola chiave in tutti gli elementi che lo consentono (nome del file, titolo del video, descrizione) e introdurre una call to action accattivante. Un ulteriore consiglio è di includere due volte la keyword all’interno del titolo.

  • Case study 1# La settimana della formazione

Andrea Pernici, Internet Marketer,  ha condotto un esperimento durante il lancio della Settimana Della Formazione. Lasciandolo volontariamente bloccato completamente da robots.txt. Google non ha avuto grossi problemi a identificarlo come primo candidato per la chiave che lo riguardava. C’era tanto rumore sui social, forum e blog e collegamenti espliciti e associazioni inequivocabili nonostante a competere fossero più pagine diffuse.

  • Case study #2 social signal

shrushti.com ha voluto vedere se riusciva ad aumentare la visibilità di una pagina per la chiave “Argos Voucher Codes March 2013” utilizzando solamente i social signals.

Anche se questa parola chiave non è molto competitiva, la pagina che ha cercato di rankare aveva contenuti duplicati.

La pagina ha ricevuto segnali sociali provenienti da diverse fonti (e non backlink):

Dopo pochi giorni la pagina è saltata dal posto 400° alla prima pagina in Google.co.uk.

Conclusione: retweet, “Mi piace” / azioni di Facebook e altri social fanno la differenza per le chiavi con bassa concorrenza, anche per le pagine con contenuti duplicati.

Conclusioni

Anche se like, retweet, +1, condivisioni e follow non sono fattori immediatamente rilevati dagli algoritmi, i social rimangono uno strumento estremamente potente e possono comunque avere un effetto, seppur indiretto, sul nostro ranking. Più esiste condivisione maggiore è la visibilità. Il proprio sito, una volta che raggiunge nuovi blog o viene linkato su altri siti, scala il ranking dei motori di ricerca.

guest6@jfactor.it

About guest6@jfactor.it