L’analisi SEO è lo studio del codice delle pagine di un sito web e dei suoi contenuti, che ha il fine di migliorare la scansionabilità, indicizzabilità e ranking dei contenuti. L’analisi riguarda quindi sia il codice HTML della pagina, che la qualità dei contenuti e la user experience.

È una fase propedeutica alle altre, perché se non abbiamo una fotografia completa di come la pagina si presenta e dei suoi contenuti, non possiamo essere in grado di agire per migliorarne le criticità: molte volte ci si ritrova di fronte ad un sito che potrebbe avere delle ottime potenzialità ma che, purtroppo, è pieno di errori e di criticità che limitano la sua visibilità nelle SERP.

L’analisi online serve proprio a questo: evitare che le buone potenzialità rimangano tali e fare in modo che ogni sito, con la propria storia e le proprie caratteristiche, venga sviluppato al meglio e possa offrire il massimo.

Pertanto, che si tratti di un e-commerce o di altra piattaforma, verificare che tutto funzioni come deve è un’attività imprescindibile per il suo buon funzionamento e per l’indicizzazione da parte di Google: molti sarebbero portati a pensare, quindi, che si tratti di un’attività da svolgere solo nella fase di realizzazione, ma in realtà le occasioni che giustificano un controllo sono le più svariate.

In sostanza, si consiglia di svolgere questa verifica nelle seguenti situazioni:

  • in occasione della realizzazione del portale;
  • in occasione di una migrazione allo scopo di controllare che l’implementazione sia avvenuta nel modo giusto;
  • in caso di problematiche da risolvere, come ad esempio nel caso un cui non ci sia sufficiente traffico (e quindi non vi sia una adeguata conversione in termini di visibilità.

Analisi SEO Tecnica del Sito: Verifica dell’Indicizzazione sui Motori di Ricerca

Controllare che il sito sia presente in rete e che esso sia stato indicizzato dai motori di ricerca è molto importante. Questi test servono per effettuare una panoramica delle risorse, e per rendersi conto di eventuali problemi.

Vanno controllati ed eseguiti test sugli aspetti più tecnici, come l’uso corretto di:

  • canonical: elementi che indicano ai motori di ricerca qual è la pagina di riferimento da indicizzare tra quelle inserite online. Si utilizza nel caso di pagine filtro;
  • hreflang: indicazione utile nel caso di siti multilingua, che indica quali sono le pagine corrispondenti nelle varie lingue;
  • noindex: elemento che richiede al motore di ricerca di non indicizzare una determinata risorsa;
  • redirect 301: si tratta di ridirezionamenti permanenti che portano utenti e crawler da una pagina a un’altra, trasferendone la link juice e il PageRank;
  • disallow: direttiva che richiede di non scansionare una determinata risorsa;
  • errori 404: se presenti, essi non rendono possibile l’attività di indicizzazione della pagina oggetto di errore, e questo ovviamente rappresenta un limite. È quindi importante eseguire questo controllo e correggere laddove vi siano errori di scansione;
  • sitemap XML: si tratta di una mappa, utile per far capire meglio la struttura dello stesso e le risorse da scansionare;
  • file robots.txt: file di testo inserito in FTP che include direttive, come ad esempio il disallow menzionato poco sopra.

Superata questa prima fase, è consigliabile analizzare il posizionamento in funzione della presenza di competitor: ciò serve per fare un paragone con portali che si sono già posizionati bene per quella data keyword o in quel dato settore o argomento, e per valutare, proprio attraverso questo confronto, l’eventuale intervento da fare per superare i punti di debolezza e valorizzare quelli di forza.

Infine, è anche importante controllare i backlink presenti: essi rappresentano un elemento di forza per dimostrare autorevolezza e popolarità.

Mi presento: sono Filippo Jatta, sono consulente dal 2007.

Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.

Analisi SEO On Site: Struttura e Architettura

Un sito che non presenta una corretta struttura gerarchica delle pagine e che quindi non è correttamente organizzato a partire dalla sua home page, con categorie e sottocategorie, presenta certamente un problema di fondo perché non riesce a far comprendere a Google e all’utente in che modo e quali argomenti vengono affrontati.

La struttura deve essere ben organizzata, gerarchica e bilanciata in senso orizzontale ma anche in quello verticale: occorre, insomma, che l’utente che naviga al suo interno sia in grado di reperire velocemente le informazioni di cui necessita.

L’analisi può essere effettuata a partire dal controllo delle seguenti caratteristiche:

  • struttura degli URL: essi devono essere privi di parametri, concisi e brevi (oltre che ottimizzati con la keyword dell’argomento) in maniera da offrire all’utente un’immediata informazione circa l’argomento della pagina;
  • menu di navigazione: anche questo è un aspetto fondamentale perché è il primo elemento che appare agli occhi del navigatore, che proprio attraverso questo menu può arrivare alle voci di suo interesse con minore o maggiore facilità a seconda di come esso è strutturato. Se è molto grande è importante lavorare sulla riduzione del numero di click necessari per il raggiungimento di una qualsiasi risorsa, in maniera da velocizzare l’esperienza di navigazione dell’utente;
  • link interni: collegamenti ipertestuali interni, che devono portare i visitatori verso le pagine più utili e correlate. Trasferiscono anche PageRank da una risorsa ad un’altra.

Analisi SEO On Page: Ottimizzazione dei Contenuti

Una delle considerazioni importanti al fine di svolgere un controllo corretto e proficuo è quella che riguarda il posizionamento organico: prima di tutto, va fatto un controllo delle keyword utilizzate, e poi si verifica che queste parole chiave soddisfino il search intent, siano veramente performanti, e vengano inserite poi nel modo corretto all’interno dei contenuti.

L’aspetto relativo ai testi inseriti nelle pagine è fondamentale. Non esiste una piattaforma, un e-commerce o un blog che possa essere seguito e ricercato dall’utente se esso non presenta informazioni che rispecchino le seguenti caratteristiche:

  • lunghezza adeguata del contenuto: nel caso di contenuti informativi ci si riferisce di solito al testo, ma non è detto che sia così: i contenuti possono anche essere di tipo transazionale (e quindi una lista di prodotti da acquistare) o di altr otipo ancora (risorse utilizzabili, tool e così via). Riguardo i contenuti testuali, non esiste una lunghezza ottimale per il posizionamento SEO: tale fattore dipende dalla parola chiave e dal suo search intent;
  • assenza di contenuti duplicati: non ci devono essere copie. Il contenuto deve essere fresco ed originale e presentare informazioni esaustive e magari anche più approfondite rispetto alla media;
  • ottimizzazione di H1, H2, H3 (i cosiddetti headings): si va ad inserire la parola chiave principale rilevata nei vari elementi che servono per organizzare la struttura del testo: il tag H2 serve per fornire il sottotitolo del contenuto, mentre tutti i successivi, dall’H3 in poi, servono per definire il contenuto in paragrafi
  • tag title: fattore importante di posizionamento, è il primo elemento che serve all’utente di capire di cosa si sta parlando, prima ancora di leggerne il contenuto. Viene mostrato in genere nelle SERP;
  • meta description: riassunto del contenuto della pagina, che in genere viene mostrato nella SERP sotto il meta title. E’ consigliabile inserire una frase coerente con il contenuto, e che invogli a cliccare sul risultato. Tuttavia, non è un elemento diretto di ranking;
  • immagini: devono essere ottimizzate ed inserite nel modo corretto ai fini di una maggiore fruibilità dell’utente e di una buona indicizzazione da parte dei motori di ricerca. L’utente che naviga necessita di reperire velocemente le informazioni: la presenza di immagini troppo pesanti riduce la velocità e quindi rende impossibile un’esperienza immediata e piacevole dell’utente, e questo è il motivo (o meglio, uno dei motivi) per cui è consigliabile effettuare un controllo del peso e delle dimensioni dell’immagine. E’ bene che venga inserito l’attributo ALT text corretto ed inerente alla keyword utilizzata;
  • link interni: i link correttamente inseriti nei contenuti (e cioè inerenti al testo, e che rimandano ad un approfondimento interno oppure ad un articolo che lo tratta più nello specifico) sono importanti perché consentono di aumentare la rilevanza e la profondità, sia dal punto di vista dell’utente che dal motore di ricerca. Il controllo di questi collegamenti permette, inoltre, di correggere eventuali link “rotti” o che magari rimandano a pagine o articoli che non esistono più.

Analisi SEO di Controllo: Verifica e Miglioramento dell’Usabilità

Quando un utente naviga all’interno di una pagina si aspetta non solo di trovare velocemente ciò che cerca (e di leggere articoli completi e ricchi di informazioni) ma anche di non dover attendere troppo tempo dal click.

Il tempo di caricamento è un aspetto importante, perché ha un grande impatto sia sull’utente che sui motori di ricerca: di fronte ad una pagina lenta avremo frequenze di rimbalzo più alte e tassi di conversione più bassi.

Questo aspetto non deve essere considerato solo dal punto di vista desktop, ma anche per quel che riguarda il lato mobile: a maggior ragione, l’utente che naviga su uno smartphone avrà molte più necessità di ottenere velocemente le informazioni.

Migliori Tool Utili per l’Analisi SEO Online, Gratis e Non

Per eseguire una buona valutazione occorre da un lato essere in possesso di competenze nel settore, dall’altro lato anche essere in grado di utilizzare e comprendere i tool di valutazione, che possono essere molto utili ma non possono, da soli, fornire le giuste risposte.

Un lavoro combinato, manuale e automatico (se così si può dire) agevolato quindi dall’ausilio di strumentazioni adeguate può essere la base per un’ottimizzazione corretta del codice, delle pagine, e quindi per scalare la classifica della SERP.

Per fare una buona analisi SEO online devi controllare i seguenti elementi:

  • scansionabilità delle pagine;
  • indicizzazione delle pagine;
  • ottimizzazione on page;
  • aumento del trust.

Per valutare questi elementi principali ci sono molti tool, soprattuto per lo studio approfondito di aspetti tecnici. Alcuni di essi sono tools, altri invece sono forniti da aziende diverse. Sono perfetti e indispensabili per fare consulenze approfondite e professionali.

Ecco alcuni dei migliori tool per l’analisi SEO online:

Search Console

Questo tool gratuito è forse il migliore per capire il modo in cui G. stesso vede il tuo.

E’ una risorsa fondamentale sia per chi si avvicina a questo mondo, che per i consulenti più esperti.

Le informazioni offerte ti aiutano a correggere gli errori, a vedere problemi di scansione e pagine non indicizzate, e a migliorare anche molti aspetti tecnici.

Screaming Frog’s Spider: il Crawler

Il Screaming Frog’s Spider è un software che effettua un crawling.

E’ fondamentale per chi fa consulenza, perchè mette in risalto i problemi tecnici, andando ad esaminare ogni singola pagina web.

E’ progettato specificamente per i consulenti, e permette di perlustrare, esaminandone le URL una ad una.

Questo tool semplifica e velocizza un processo altrimenti lungo.

E’ gratuito per la scansione delle prime 500 URL, quindi per piccoli è sufficiente.

PageSpeed Insights

PageSpeed Insights misura le prestazioni di velocità, sia per la versione desktop che per quella mobile.

La velocità delle pagine è un fattore rilevante, e sta diventando sempre più importante.

PageSpeed Insights calcola un punteggio di performance da 1 a 100.

SEOZoom e SEMRush

Sono due tool perfetti per lo studio della strategia da applicare.

Permettono di fare keyword research, confrontarsi con i competitor, e offrono un’infinità di strumenti.

Sono adatti sia a principianti che a professionisti esperti.

Woorank per l’Ottimizzazione

Woorank aiuta a migliorare l’ottimizzazione.

Questo studio tiene conto delle ottimizzazioni on page, dei social media, dell’usabilità e di molti altri fattori ancora.

Ogni report è diviso in otto sezioni:

  • Marketing Checklist
  • Search Engine Optimization
  • Mobile
  • Usabilità
  • Technologies
  • Social
  • Locale
  • Visitors

Varvy’s Overview Tool

Questo strumento fornisce agli utenti informazioni su trust del loro dominio, immagini, social, parte tecnica, velocità della pagina, e altro ancora.

Il rapporto completo viene preparato in meno di un minuto ed è abbastanza approfondito e ricco di spunti

Ma sfruttando le migliori strategie e sfruttando al meglio gli strumenti di studio che ti ho indicato, potrai migliorare la visibilità.

SiteChecker.pro

Sitechecker è una piattaforma all-in-one che assiste agenzie di marketing digitale di piccole e medie dimensioni con controllo e analisi gratis, monitoraggio delle modifiche, tracciamento del ranking delle parole chiave e tracciamento dei backlink. Fornisce una vasta gamma di strumenti, che aiuta gli utenti a monitorare e riportare in modo efficace i risultati delle prestazioni.

Sitechecker consente agli utenti di condurre un controllo completo e registrare errori tecnici per l’intero dominio e URL specifici. I professionisti possono utilizzare la soluzione per monitorare le modifiche e analizzarne i requisiti.

Ahrefs, Link Explorer, Majestic

Ahrefs, Link Explorer e Majestic sono utilissimi tool, che permettono di condurre studi relativi alla link building.

Controllano infatti l’andamento in ingresso e offrono spunti per continuare i lavori di link building, cioè di ottenimento di qualità.

Backlink Monitor

Rimanendo ancora in tema di building, Backlink Monitor permette di controllare se i tuoi backlink sono ancora online e funzionanti.

Il tool evidenza anche eventuali nofollow con colore differente.

BuzzStream

BuzzStream aiuta con l’outreaching, attività fondamentale per la building. Semplifica la ricerca delle persone appropriate, crea messaggi e-mail efficaci e tiene traccia di chi ha accettato ogni richiesta.

BuzzStream ti aiuta a identificare i candidati per l’outreach in base al loro settore e al loro impegno sui vari social network – così sai chi sarà più ricettivo alla tua richiesta di backlink e contribuirà a migliorare il ranking.

Tester Online

Si tratta di una piattaforma che permette, attraverso il solo inserimento dell’URL, di analizzare (con audit avanzate) ed eventualmente ottimizzare il posizionamento.

AnalisiSEO.org

Permette di ricevere dati completi e anche consigli sull’ottimizzazione.

Optimal Web Audit

Funziona come i precedenti siti: permette di inserire l’URL da analizzare e di ricevere informazioni sulle attività da svolgere per migliorare le prestazioni.

Checker Neting

Oltre alla possibilità di eseguire il controllo del sito, potrai inserire anche la keyword da analizzare: questa piattaforma online ti consente di confrontare le principali metriche di una o più pagine ed ottenere informazioni precise ed esaustive.

Neil Patel Analyzer

Consente di verificare  l’URL e le parole chiave, ottenendo informazioni su errori, velocità di caricamento, e fattori da prendere in considerazione per il miglioramento dell’esperienza dell’utente.

Web Page Analyzer

Oltre alle informazioni che è possibile ottenere circa la situazione generale, si possono ricevere anche i dati relativi al funzionamento dei link.

Site Checkup

È possibile digitare l’URL ed ottenere informazioni dettagliate e precise sugli elementi da modificare o sugli errori e criticità da risolvere

Filippo Jatta

About Filippo Jatta

Filippo Jatta è consulente SEO dal 2008. Dottore magistrale in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.