La building è la tecnica volta ad aumentare il numero e la qualità di citazioni in ingresso, al fine di migliorarne il ranking e il posizionamento SEO sui motori di ricerca.

Ora ti spiego tutto di questo strumento importantissimo per aumentare il traffico del tuo blog: al termine dell’articolo saprai come fare a ottenere i primi, e a superare i tuoi concorrenti.

L’Off-Page link building è ad oggi fondamentale perchè è una delle armi più potenti che abbiamo per migliorare il traffico organico, e per questo motivo dedico ampio spazio nei miei lavori di consulenza.

Visto che è un argomento così importante ecco una maxi guida per poter ottenere buoni risultati.

Mi presento: sono Filippo Jatta, sono consulente dal 2007.

Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.

Cos’è una campagna di link building e perché è importante per la SEO

Quando si parla di link building si fa riferimento ad uno specifico settore della SEO, che viene comunemente chiamato Off site (oppure anche Off page) e che si differenzia da quello On site (o On page) per via del fatto che le azioni che vengono compiute per rendere visibile e ricercato il sito web in oggetto non sono eseguite direttamente sul sito, ma all’esterno.

In sostanza, le azioni che riguardano la SEO Off page (tra cui, appunto, quella della costruzione di link) mettono la loro attenzione sulla promozione, sulla divulgazione e sulla condivisione di contenuti: l’obiettivo è far conoscere il sito a più persone possibili, ottenendo così anche un incremento della sua visibilità e credibilità.

Poiché i siti web oggi presenti in rete sono tantissimi, è del tutto normale che il motore di ricerca, intenzionato a fornire agli utenti i migliori risultati possibili, faccia una sorta di scrematura delle varie pagine: questa scrematura comprende una serie di operazioni, volte a preferire i siti considerati maggiormente autorevoli. E poiché la presenza di link diretti al nostro sito è uno dei parametri utilizzati per valutare l’autorevolezza dello stesso, è importante che le operazioni di SEO off page vengano eseguite con la massima attenzione: uno dei consigli che mi sento di dare è di puntare soprattutto alla qualità dei link, prima ancora che alla quantità (anzi, un eccesso potrebbe essere addirittura controproducente perché potrebbe essere considerato come sovraccarico, e quindi spam).

Il concetto di EAT è  fondamentale in questo settore. EAT è l’acronimo di Esperto, Autorevole e Affidabile: quindi, un sito web che incarna queste tre caratteristiche è visto da Google e dai motori di ricerca come un sito di grande qualità, e per questo motivo viene automaticamente “premiato”, con il posizionamento in alto nella pagina di ricerca.

Questo significa che quando un utente esegue una ricerca su Google, il motore di ricerca mostrerà per primi i risultati che ritiene rilevanti nel settore che risponde alla domande dell’utente, e se il sito in questione è esperto, autorevole ed affidabile, l’utente sarà naturalmente portato ad aprire le sue pagine, fornendo così al sito una maggior visibilità e popolarità.

Attraverso una buona campagna di link building, noi ci muoviamo al fine di aumentare il numero di backlink (o collegamenti in entrata) di un sito, allo scopo di ottenere sia l’incremento del numero di visitatori in maniera spontanea (traffico organico) sia il posizionamento di determinate keyword. Per ottenere questi risultati, quindi, ci aiuteremo proprio con il backlink, che punterà ad una data risorsa del sito web, con una specifica strategia.

I due parametri importantissimi che servono a Google per posizionare un sito web sono:

  • Autorevolezza;
  • Rilevanza.

Con il primo, si determinano le referenze positive che il sito ottiene, grazie ai backlink, agli occhi di Google: se i link in ingresso provengono da siti altrettanto autorevoli e fonti sicure, anche il nostro sito web otterrà un aspetto qualificato agli occhi del motore di ricerca. Ecco perché è fondamentale puntare sulla qualità: il backlink è una sorta di naturale raccomandazione, che consente al sito web che ne fa uso di essere ben visto dai motori di ricerca.

Con il secondo, si determina invece la qualità dei contenuti che il sito ospita.

Questi parametri oggi sono molto importanti, specialmente rispetto alla quantità: un tempo era soprattutto quest’ultima a fare la differenza, tanto che Google vedeva molto bene i siti web carichi di link, senza considerare altri aspetti. Così, anche un sito scadente poteva posizionarsi bene sui motori di ricerca se era dotato di un elevato numero di backlink: oggi, le cose sono decisamente cambiate, e come abbiamo visto bisogna puntare su parametri molto più affidabili (e per certi aspetti più difficili da ottenere). Addirittura, link costruiti ad hoc (e quindi in qualche modo forzati) non solo non vengono più considerati come un parametro positivo ai fini del posizionamento, ma possono essere motivo di penalizzazione manuale.

La pratica più sicura è quella naturale, che avviene attraverso il guadagno (earning) di link, senza che vi sia intervento da parte di webmaster: tuttavia, possiamo considerarla più che altro una pratica parallela a quella vera e propria della costruzione di collegamenti.

Tipologie di Collegamenti Ipertestuali Utili per la Link Building

Come abbiamo visto, esistono diversi parametri che Google utilizza per fare le sue valutazioni ai fini del posizionamento di un sito. Conoscere i tipi di link può essere una base importante per capire in che modo muoversi, ai fini di ottenere il massimo da questa interessante e proficua pratica.

Prima di tutto, occorre sapere che essi sono dei collegamenti ipertestuali HTML, che puntano da un sito web a un altro. Questo ci fa capire che maggiore è la quantità di link interni che puntano ad una pagina del sito, maggiore è l’importanza della pagina e del sito stesso.

Tra le tecniche di link building attuali, quindi ancora in uso (seppur in qualche caso sconsigliate), ricordiamo:

Editoriali

Sono quelli ottenuti dall’ordinaria attività editoriale da parte di altri siti: in teoria dovrebbe essere un metodo pulito, ma nella realtà esso spesso si associa ad un’attività di compravendita.

Risorse utili

Questa è una tecnica di earning più pulita, ma potenzialmente più difficile da ottenere, perché non tutti i siti sono nelle condizioni di offrire questo servizio, che consiste nell’associare al link uno strumento gratuito oppure un contenuto eccellente e ricco.

Vendita di link

Questa pratica non è più raccomandata, perché considerata non spontanea da parte di Google (tutti i siti, anche i più scadenti, possono acquistare link).

Tre le tecniche ormai non più in uso, ricordiamo:

Backlink reciproci

La reciprocità è alla base di questa pratica, che prevede, appunto, lo scambio di link da parte dei webmaster. Potrebbe essere ben vista (o comunque utile) solo qualora i collegamenti fossero realmente complementari e quindi si completassero tra loro, fornendo all’utente un’esperienza veramente unica e completa.

Nella firma (usati nei forum)

Un tempo si era soliti sfruttare tutte le opportunità che il web offriva per pubblicizzare il proprio sito. Tra queste tecniche, chi era iscritto ad uno o più forum era solito inserire il link del sito pubblicizzato nella propria firma: un metodo ormai oggi non più in uso, proprio perché abusato per molti anni.

Comment posting (nei forum o blog)

Simile alla precedente, consisteva nell’inserire il link all’interno di un commento (in un post di un blog oppure in una discussione all’interno di un forum). Anche questa tecnica è superata, per gli stessi motivi di cui sopra.

Come Fare un Piano o una Campagna di SEO Link Building: Migliori Strategie e Tecniche

Poiché per Google è importante che i siti che rimandino alle pagine siano effettivamente di alta qualità (questo è un fattore per il miglioramento del ranking), sono state evidenziate alcune strategie che possono essere di grande aiuto al fine di ottenere questo risultato.

Le migliori tecniche sono le seguenti:

Creazione, ottimizzazione, promozione di contenuti

Questo è un elemento basilare, in quanto se i contenuti presenti all’interno delle pagine non sono di buona qualità, è molto difficile che gli altri siti web possano prenderle come riferimento per le loro fonti. Pertanto, lavorare sui testi e fornire dei contenuti ricchi, ben scritti, ottimizzati nell’ottica SEO sono punti fondamentali per ottenere questo risultato.

Recensioni

Maggiore è il numero di recensioni, maggiore è la popolarità che quel servizio o prodotto a cui esse fanno riferimento. È importante anche rispondere alle recensioni, specialmente a quelle negative: questo, infatti, costituisce un elemento per migliorare il prodotto e per fornire prestazioni sempre migliori.

Anchor text

L’anchor text è la parola cliccabile (o le cliccabili) di un collegamento ipertestuale.

Se vuoi posizionarti bene per una determinata keyword (kw), tendenzialmente dovrai utilizzare come anchor text la stessa KW.

Attento a non esagerare nell’ottimizzare le anchor text con solo la chiave, meglio variare.

Questo per renderli più naturali, e quindi più efficaci.

Nella maggior parte dei casi usa come anchor text il nome, quindi nel mio caso Jfactor, oppure Jfactor.it, ad esempio.

Solo ogni tanto utilizza come anchor text chiave. Non ci sono percentuali esatte da usare, ma cerca di avere la maggior parte di tipo brand (JFactor) o URL (jfactor.it).

Per esempio, ma solo a titolo indicativo, puoi usare queste percentuali, che vanno però valutate di caso in caso:

  • nel 10-20% dei casi usa come anchor text la parola chiave, o sue variazioni;
  • nell 80-90% dei casi usa il nome, oppure la sua URL, per esempio “JFactor”, “jfactor”, https://jfactor.it, https://www.jfactor.it, jfactor.it, ecc

A volte puoi anche usare altre anchor text casuali, ad esempio: “clicca qui”, “questo sito”, “maggiori info”, ecc

Nota: non preoccuparti di seguire queste percentuali alla lettera, quelle che ti sto dando in questa guida sono percentuali orientative che ti servono solo da guida.

Bene, ora sorge spontanea la domanda: di quali strumenti hai bisogno per ottenerne?

Non servono programmi complicati, conoscenze informatiche, nè nient’altro. Puoi far tutto a costo zero.

Il web offre moltissime possibilità per ottenerli, che siano rilevanti e di qualità, utili. Ci sono molte fonti dalle quali ottenerli. Queste fonti possono essere ad esempio altri blog, commenti, forum, eccetera.

Inizio quindi a presentare le principali fonti e opportunità, brevemente e in ordine sparso.

Un altro suggerimento che ti dò è questo: per dare al tuo un profilo naturale e potente, non utilizzare un solo tipo di fonte. Diversifica, la diversificazione è importante.

Sarebbe poco naturale per uno ricevere collegamenti solo da directory, o solo da blog comments, o solo da comunicati stampa, non trovi?

Sfrutta quindi al meglio le fonti che ti propongo.

Ottienili manualmente e non automaticamente

Ci sono moltissimi software in commercio che permettono, letteralmente, di spararli a raffica verso il proprio sito web.

In passato funzionavano bene.

Per la precisione, fino all’aprile 2012, momento in cui è arrivato l’algoritmo Penguin.

Da quel momento in poi, ho riscontrato che quelli creati in automatico da software non portavano a nessun risultato, e che ormai bisogna ottenerne di qualità, creati quindi manualmente.

Qualità della pagina

Punta alla qualità. Come abbiamo già detto, per Google essa è una risorsa fondamentale ai fini del posizionamento.

Distingui White Hat e Black Hat

Conoscere le due tipologie ti consente di capire come muoverti ottenendo il massimo risultato. Con i termini White Hat ci si riferisce all’ottenimento seguendo le linee guida di Big G, cioè con l’ottenimento di quelli spontanei ricevuti grazie alla qualità dei contenuti che offri.

Con Black Hat, invece, ci si riferisce a metodi contrari alle regole, in cui sei tu a crearne artificialmente (o paghi qualcuno per farlo).

Usa le Directory nel modo giusto (e nelle giuste quantità)

Ogni tanto si sente dire che le directory non sono più valide risorse. Le directory sono una tecnica, una tattica per ottenerne che viene sfruttata da molti anno.

Si dice che i collegamenti ipertestuali provenienti dalle directory non valgano più a nulla, ecc ecc.

Sicuramente hanno perso il valore che avevano precedentemente, tuttavia possono essere, se ben usate, una buona risorsa.

Le directory sono un mezzo semplice da usare per ottenere citazioni, menzioni, collegamenti.

Ma cosa sono le directory?

Sono dei siti web che segnalano altri.

I segnalati ricevono un collegamento ipertestuale, ovviamente.

Per sfruttare questa risorsa, quindi, puoi cercare “directory”, oppure “segnala un sito”, o simili.

Nella directory non dovrai far altro che cercare la voce “segnala” o “proponi”, o “aggiungi”. Scegli la categoria giusta da utilizzare.

Poi inseriamo come titolo del sito l’anchor text che desideri, più una descrizione per dare un’idea di cosa ci sia sul nostro blog.

Una volta terminata la proceduta, comparirà nella directory.

In genere questi servizi sono gratuiti, altre volte invece ci viene richiesto di pagare per averne uno. Ma con tutte le directory presenti sul web in genere non vale la pena scucire un euro.

Ci sono directory generiche, che raccolgono ogni tipo e argomento, e directory di nicchia, dedicate ad un particolare argomento.

Ai fini del ranking e per avviare una strategia efficace è bene sapere che un collegamento ipertestuale proveniente da una directory dedicata allo stesso argomento del nostro è più efficace di uno proveniente da una directory generica.

Questa tipologia in realtà dà scarsi risultati ed è abbastanza veloce da ottenere.

Ci sono moltissime directory (anche italiane) sul web idonee, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta!

E’ bene però selezionare directory di qualità.

Queste spesso prevedono un’approvazione manuale. In questi casi dopo aver segnalato dovremo aspettare qualche giorno perché il nostro lavoro sia approvato e compaia.

Ecco un esempio di directory:

 

[Edit: il PageRank non è più pubblicamente aggiornato quindi possiamo basarci su indicatori come la DA di Moz.com per valutare l’autorevolezza delle directory.]

Scegli con Cura Press Release e Comunicati Stampa

Ecco un altro tip: una strategia, un metodo basilare consiste nello sfruttare i comunicati stampa.

Si tratta di siti che permettono, una volta effettuata una registrazione gratuita, di scrivere brevi articoli inserendo un collegamento.

Ci sono molte press release sul web, sia italiane che straniere.

Per sfruttarli ti basta semplicemente registrarti e piazzare il tuo bell’articolo.

Questi non sono difficili da ottenere.

Richiedono un po’ più tempo rispetto alle directory perchè, invece che una descrizione di poche righe, dovrai scrivere un breve articolo per poterlo inserire.

Utilizza il Broken Method

Il metodo della broken è molto interessante perché, anche se comporta un certo impegno da parte tua, può regalare delle vere e proprie gemme.

In pratica, consiste nello scovare collegamenti rotti presenti in altri siti web, e contattare i webmaster segnalando loro l’errore.

Contestualmente, andrai a proporre il tuo contenuto in sostituzione di quello non più presente.

Fa Guest Posting

Una delle migliori risorse per l’attività off page è il guest posting, che consiste in questo: ti offri di scrivere un articolo che vien pubblicato su un blog altrui, in cambio della possibilità di inserire, all’interno dell’articolo stesso, un rimando verso il tuo.

Questo richiede un po’ di tempo in più, perchè dovrai scrivere un articolo di buona qualità da pubblicare su un altro blog.

D’altra parte i vantaggi del guest posting sono notevoli:

  1. puoi ottenerli che trattano argomenti simili a quelli del tuo, e che sono molto autorevoli;
  2. in questione non appare tra i commenti, ma nel corpo dell’articolo (o alla fine dello stesso). Per questo motivo svrà maggior valore;
  3. ti permette di interlacciare rapporti con webmaster, e di aumentare la tua popolarità;
  4. non solo il tuo blog sarà più autorevole, e avrai anche traffico diretto verso il tuo dai visitatori del blog per il quale hai scritto il post.

Come trovare opportunità di guest posting?

  1. Cerca siti attinenti allo stesso argomento del tuo, contatta il webmaster tramite mail, chiedendogli direttamente se è interessato;
  2. cerca “guest blogger”, oppure “scrivi per noi”, ecc. In questo modo verranno fuori che cercano qualcuno che scriva articoli per loro, in cambio di una menzione;
  3. lascia commenti sui blog (come visto prima) che siano costruttivi e di qualità, e spesso finiremo anche per scambiare due battute con il webmaster di turno. Questo renderà molto più semplice la richiesta di guest posting, dato che non saremo degli sconosciuti, ma persone che hanno partecipato in maniera attiva sul suo web;
  4. frequenta forum e gruppi Facebook: in tal modo conoscerai i proprietari di altri, che saranno talvolta disposti a concederti un guest post.

Il guest posting è una risorsa molto molto potente: potrai fondare buona parte del lavoro su questo tipo.

Sfrutta Video, Audio e Doc Sharing

Con l’esplosione dei social network, anche che permettono di condividere file multimediali si sono diffusi a macchia d’olio.

Questi ti permettono di pubblicare un file, che può essere un’immagine, un file audio, una presentazione stile PowerPoint, un file pdf, ecc. Insieme al file (o, nel caso dei pdf, anche all’interno dello stesso) puoi inserirlo.

Anche questi sono abbastanza facili da ottenere, e scegliendo le piattaforme giuste puoi ottenere anche discreti risultati.

Youtube stesso ci permette di ottenerne, e vista l’autorevolezza di questo, non possiamo proprio lasciarci scappare l’occasione!

Crea un Private Blog Network, PBN

La tecnica della PBN è piuttosto rischiosa e contraria alle linee guida, seppur efficace.

Non la consiglio a principianti e a chi vuol portare avanti progetti a lungo termine.

In pratica i PBN sono Private Blog Network, cioè web che, in realtà, appartengono a un’unica persona.

I domini facenti parte di questi network sono spesso dropped domains, cioè domini scaduti e recuperati all’asta.

Vengono scelti domini con un profilo piuttosto forte, e poi vien creato un attinente, come argomento, da spingere.

Ricreato, si inserisce un collegamento verso l’obiettivo, donandogli trust.

Gli schemi sono vietati, e quindi, se scoperti, possono portare a penalizzazioni.

Tecniche sostanzialmente inutili

I link ottenuti dai forum sono quasi sempre nofollow, così come quelli dei blog comment.

Inoltre, Google capisce che sono piazzati lì da utenti esterni (UGC, user generated content), e dà loro poco peso.

Anche i collegamenti ipertestuali dai web2.0 son facili e veloci da ottenere, ma abbastanza inutili. Un tempo erano abbastanza potenti, ora un po’ (anzi, parecchio) meno.

Ti sconsiglio quindi di usare tali tecniche.

Strategie di Link Building per E-Commerce

Per gli e-commerce si seguono sostanzialmente le stesse regole di link building spiegate in questa guida.

E’ particolarmente studiare una strategia di link building approfondita, facendo audit approfondite, per sfruttarli al massimo, puntandoli verso le pagine più strategicamente importanti dell’e-commerce.

In genere tendo a potenziare le pagine categoria più importanti, ma ovviamente tali scelte cambiano di progetto in progetto, a seconda degli obiettivi e dei risultati che si vogliono ottenere.

Come Valutare i Backlink e Come li Valuta Google

Ci sono svariati tipi di operazioni possibili off page.

Le 2 principali sono:

1) l’ottenimento su un altro sito;

2) l’ottenimento di segnali di tipo social, ad esempio l’aumento di “like” su Facebook.

Più il collegamento ipertestuale diretto al tuo blog proviene da uno “importante” e meritevole di considerazione, più il tuo ne beneficierà.

Ti faccio un esempio per intenderci: anche senza addentrarci in dettagli che poi avremo il tempo di approfondire, è abbastanza intuitivo pensare che, in linea di massima, uno proveniente da un blog amatoriale appena creato sarà meno importante e considerato rispetto a uno piazzato del New York Times.

Quindi l’obiettivo è ottenerne di buona qualità, che vengono considerati più importanti, e che fanno salire in prima pagina più facilmente il nostro.

Indicizzazione

L’indicizzazione non indica il raggiungimento di visibilità organica, ma indica che semplicemente il motore di ricerca ha inserito nel suo database una pagina web.

Quindi se cerchi l’esatta URL, questo spunta nei risultati di ricerca.

Ora: la caratteristica assolutamente più importante è che questi devono essere indicizzati! Perchè se li ignora (magari perchè li considera spam), non ci saranno d’aiuto.

Quelli di buona qualità vengono indicizzati da soli, senza far nulla. Basta attendere un po’.

Qualità

Questa è un’altra caratteristica importante da considerare: più da cui proviene è importante, più “boost” darà.

I migliori sui quali piazzare i nostri bei collegamenti ipertestuali sono generalmente quelli più autorevoli, più anziani, ecc…

Per ottenere ottimi risultati è importante la qualità.

Per una migliore strategia concentrati quindi sulle risorse con maggior qualità.

Come puoi capire se è autorevole e quindi i suoi collegamenti ipertestuali sono di valore?

Dato che Google non aggiorna più pubblicamente il PageRank puoi usare indicatori alternativi, come la Domain Authority di Moz.com.

Per controllare questo valore va qui: https://moz.com/researchtools/ose/, inserisci poi la URL, e leggi il valore “DA”.

Per darti un’idea se il valore è pari o superiore almeno a 20, l’autorità è già buona.

Fatto questo controlla se il sito in questione riceve traffico organico, sfruttando tool come SeoZoom o SemRush. Non mi fiderei di uno che non ha traffico, anche se magari presenta una DA molto alta.

[NB: quella di scremare in base alla sola DA pari a 20 è una tecnica che hai dei limiti, dato che ci sono più fattori da tenere in considerazione. Dato che questa è una guida di livello base ritengo opportuno dare un metodo rapido per la valutazione dell’autorità del dominio. Si potrà approfondire l’argomento in successivi articoli.]

Un altro fattore da considerare è che piazzando collegamenti con tanto traffico, potrai ricevere traffico diretto dai visitatori.

Quantità di Collegamenti Presenti sulla Pagina

Se una pagina web ha collegamenti verso molti esterni, la forza di ciascuno si riduce.

Quindi inserire il collegamento in pagine che ne hanno già centinaia è poco utile (a parità di altri fattori). Per esempio guarda questa pagina:

clushseason.tumblr.com/post/2729732200

Alla fine del post c’è una serie di commenti e like, più o meno spammosi, ognuno dei quali nasconde un collegamento a un blog.

Essendo un gran numero (basta cliccare alla fine della pagina per scorrerne altri ancora) ognuno di questi ha una forza piuttosto limitata.

 

Rilevanza

Google sta cercando sempre più di eliminare lo spam, quindi cerca di dar maggior risalto a quelli rilevanti.

Per uno è naturale averne da web affini, cioè riguardanti lo stesso argomento, o argomenti quantomeno simili.

Sono preferibili, nelle valutazioni, quelli contestuali, che cioè abbiano un senso nel contesto, o almeno all’interno della pagina.

Detto in maniera semplice, è meglio inserire un collegamento al tuo di ricette in un blog riguardante la cucina, anzichè in uno che parla di riparazioni auto, perchè risulterà come naturale (e magari lo sarà davvero!), e quindi più performante.

Posizione del Collegamento

Google dà maggior risalto a collegamenti ipertestuali posizionati nel corpo dell’articolo. Sono meno importanti quelli presenti nel footer, cioè in fondo alla pagina web, o nel widget, ovvero nelle colonne laterali.

Quello ideale è presente nel corpo di un articolo, magari nel primo paragrafo.

Questo non vuol dire che quelli presenti in altri punti siano nocivi, ma saranno certamente meno potenti nella tua campagna.

Inoltre ci sono casi particolari, come quelli inseriti nel footer (cioè in fondo alla pagina web) che non son ben visti.

Cos’è il Tag Nofollow

Cos’è un nofollow? Si tratta di un collegamento ipertestuale che non passa “juice”, cioè forza. Non aiutano a migliorare il ranking.

Questi sono stati ideati al fine di limitare lo spam.

Dopo l’avvento dell’opzione nofollow, la maggior parte dei commenti nei blog e dei collegamenti dai social hanno perso valore, e questo ha limitato (anche se non fermato) l’uso di questi metodi da parte degli spammer.

Detto questo: come puoi controllare se è nofollow?

Per farlo basta controllare il codice all’interno della pagina. Se usi Chrome o Firefox evidenzia il collegamento ipertestuale che ti interessa e poi, con il tasto destro del mouse, scegli “ispeziona elemento”.

Ti si aprirà una schermata contenente il codice della pagina. All’interno del codice individualo e controlla che non sia presente la dicitura nofollow.

Se tale dicitura non è presente, va tutto bene. Se invece è presente sappi che non passerà forza.

E’ più facile a farsi che a dirsi, quindi ora ti mostro un’immagine chiarificatrice.

Come puoi leggere è presente la scritta “nofollow”.

Questo significa che il collegamento ipertestuale non passa juice ed è inutile.

SEO Link Building Off Page Automatica: i Rischi di Tool e Software

Quanto costano i tool per fare link building? Quanti programmi e strumenti costosi devo comprare per ottenerne? Mi servono tool e software?

Li otteniamo manualmente, da soli. Senza software e tool strani o difficili da usare.

Tuttavia, ci sono alcuni strumenti, tool e software che aiutano nello studio della concorrenza e nell’avere un quadro generale della difficoltà di scalare la SERP.

Mi riferisco a tool e software come Explorer, Majestic e Ahrefs.

Bene, chiarito questo, è fondamentale capire che non tutti hanno la stessa potenza.

Ci sono infatti determinate qualità che li rendono più o meno potenti e in grado di farti raggiungere la prima pagina.

Andiamo a vedere allora quali gli sono aspetti vanno considerati.

Come Fa Big G a Determinare la Qualità di un Contenuto Senza Collegamenti Ipertestuali?

Matt Cutts ha spiegato come Google funzionerebbe se non ne tenesse conto. Sa che essi sono spesso artificiali, ma ha bisogno dei collegamenti ipertestuali per valutare.

Se non li considerasse, dice Matt, potrebbe considerare solo i contenuti della pagina, ad esempio quali sono contenute nell’articolo.

La prima volta che vede una certa parola in un articolo, questa viene considerata parecchio; più viene ripetuta, più considera rilevante per un determinato argomento, ma il “boost” che ogni ripetizione dà è sempre minore.

Quello che Matt non dice: Google utilizza anche altre informazioni. Ad esempio l’originalità e l’unicità dei contenuti, la durata di permanenza, il numero di pagine visitate in media da ogni visitatore, e il buonce rate, eccetera.

Di queste quella più importante è l’unicità dei contenuti: controlla se ciò che scrivi nel tuo blog è originale oppure è copiato da altre fonti.

Se copi incolli (o modifichi solo in piccola parte) articoli presenti già su altri il rischio è la penalizzazione (ovvero il tuo perderà visibilità in SERP) o addirittura la deindicizzazione, ovvero la scomparsa totale.

Mi raccomando quindi a proporre uno scevro da contenuti copiati, e che sia di livello almeno accettabile.

FAQ

Hai tutto quel che ti occorre per iniziare, quindi mettiti al lavoro, i risultati non tarderanno ad arrivare!

Ecco la sezione FAQ, pensata per rispondere alle domande più frequenti.

Cosa significa?

Significa ottenere dei collegamenti ipertestuali, che da uno web sterno rimandano al tuo.

A cosa serve?

Serve a rendere più popolare. Più uno viene citato, più i motori di ricerca lo reputeranno autorevole e importante.

Come farla?

E’ importante creare delle connessioni con i possibili partner, offrire contenuti di qualità che ottengano menzioni spontanee e rendere il proprio un punto di riferimento nella propria nicchia.

Meglio la qualità o la quantità?

I motori di ricerca sono diventati molto bravi  valutare i collegamenti che riceve. Ti consiglio quindi di lavorare sulla qualità, ottenendone di valore da autorevoli.

Posso usare software automatici?

Te lo sconsiglio: l’utilizzo di software automatici porta a ottenerne di bassa qualità, che non porteranno vantaggi.

Che differenza con la tecnica earning?

L’earning punta all’ottenimento di citazioni completamente spontanee, tramite strategie come il content marketing.

Filippo Jatta

About Filippo Jatta

Filippo Jatta è consulente SEO dal 2008. Dottore magistrale in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.