La strategia SEO è l’insieme di attività svolte al fine di aumentare il traffico organico di un sito web e la visibilità sui motori di ricerca.
Indice
- Perchè E’ Importante la Strategia SEO
- Tipologie di Strategie SEO
- Come Creare una Strategia SEO: gli Step Pratici per Impostarne una Vincente
- Fa un’audit tecnica approfondita
- Definisci target e obiettivi
- Decidi il budget
- Ricerca le keyword e analizza i competitor
- Produci contenuti pertinenti
- Ottimizza le pagine web
- Velocizza il sito, elimina i rallentamenti e monitora (e risolvi) eventuali errori
- Sfrutta l’off page e la link building
- Monitora i risultati e sii pronto ad intervenire
- Conclusioni
Perchè E’ Importante la Strategia SEO
Tramite strategie SEO ben strutturate è possibile ottenere risultati importanti, arrivando in prima pagina nei risultati di ricerca (SERP) e aumentando così la notorietà del brand, gli utenti e il parco clienti dell’attività.
Per ottenere il massimo dal tuo impegno e dal tuo lavoro di ottimizzazione, devi prima di tutto avere ben in mente ciò che andrai a fare ed i motivi per cui svilupperai ogni singolo punto del tuo programma: non basta, infatti, seguire una tabella di marcia per arrivare alla fine, ma occorre comprendere il perché di ogni singola scelta.
Anzitutto, poni il tuo focus sul progetto, e chiediti:
- a che punto è (cioè, in quale fase si trova): se è un progetto che devi ancora far nascere o sviluppare, se è stato già sviluppato ma non è decollato, se è fermo da tempo, ecc. Infatti, essa cambierà a seconda della situazione in cui il sito si trova;
- in quanto tempo pensi di ottenere il tuo obiettivo: questa è una domanda “trabocchetto”, se vogliamo, perché è molto importante non aspirare al tutto e subito, ma riconoscere che a seconda della situazione iniziale del sito, il tempo necessario per ottenere i risultati potrebbe variare e che comunque i risultati di un buon programma si vedono sicuramente con il tempo e a lungo termine.
Ciò che non deve mancare è:
- un sito ben costruito, veloce e facilmente navigabile;
- la conoscenza dei principali strumenti di analisi e di controllo (come ad esempio Google Search Console e Analytics);
- l’aggiornamento della scheda locale Business Profile, fondamentale per un buon programma anche dal punto di vista local.
È importante anche studiare il mercato di riferimento per ottenere maggiori probabilità di conversione. Per velocizzare questa analisi puoi stilare uno schema di domande alle quali dovrai rispondere, ed in particolare dovrai chiederti:
- qual è il settore a cui si riferisce il mio business e qual è il target di riferimento?
- quali sono i prodotti ed i servizi offerti dai competitor ed in che modo essi sono proposti?
- quali sono le parole chiave migliori, ossia quelle con più alto volume di ricerca, e quali sono i termini di ricerca correlati maggiormente in uso?
- per quali keyword è più semplice posizionarsi?
- è possibile agire su keyword che non sono state ancora utilizzate?
Mi presento: sono Filippo Jatta, sono consulente dal 2007.
Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.
Tipologie di Strategie SEO
Non tutti i piani sono uguali. Lo abbiamo evidenziato poco fa, chiarendo che la nostra strategia potrebbe variare anche a seconda dello stato iniziale del nostro progetto. In ogni caso, anche con questa differenza, occorre comunque chiarire che i metodi e le tecniche possono essere diversi anche in funzione del target.
Possiamo quindi dire che:
- esistono diversi tipi di programmi che meglio funzionano a seconda del target di riferimento;
- i programmi possono fornire risposte efficaci specialmente nel lungo termine;
- le strategie che si utilizzano non devono essere per forza alternative, anzi: in molti casi far funzionare sia i metodi on page che quelli off page è molto più efficace perché si va a lavorare su due piani diversi arrivando all’obiettivo in modi differenti.
Le strategie SEO più importanti sono:
- SEO tecnica: si tratta delle tecniche utili a migliorare tutti i fattori tecnici come ad esempio l’indicizzazione, la velocità e la scansionabilità;
- on page: in questo caso si fa riferimento all’ottimizzazione degli elementi interni alle pagine web, quindi di contenuti, meta dati ed elementi HTML;
- off page: ci si riferisce ai metodi che si possono utilizzare esternamente alla pagina stessa, e che servono per alimentare effetti positivi in termini di popolarità ed autorevolezza.
Insieme, queste aiutano ad aumentare il traffico e quindi anche ad ottenere un buon posizionamento della pagina, arrivando così a toccare obiettivi importanti.
Da un punto di vista più specifico, poi, si può avere una declinazione più specifica delle strategie SEO, che possono agire dal punto di vista:
- locale, anche attraverso My Business e quindi una scheda aggiornata del proprio profilo);
- immagini;
- voice Search;
- internazionale e multilingua;
- video e Youtube.
Queste differenziazioni ci fanno capire quanto sia importante il primo punto, ossia avere bene in mente il proprio programma in maniera da utilizzare un metodo più specifico e veramente adatto al tipo di progetto ed al settore di riferimento: in questo modo, si può davvero fare concorrenza e raggiungere più facilmente gli obiettivi prefissati.
Come Creare una Strategia SEO: gli Step Pratici per Impostarne una Vincente
Vediamo adesso quali sono gli step a cui fare riferimento per impostare una corretta ed efficace strategia.
Fa un’audit tecnica approfondita
L’analisi tecnica garantisce che un motore di ricerca possa leggere i tuoi contenuti adeguatamente ed esplorare agevolmente.
Gran parte di questo processo sarà curato dal sistema di gestione dei contenuti che utilizzi e da strumenti come Screaming Frog, che simulano il lavoro dei crawler, come il Googlebot, e possono correre in tuo aiuto nell’analisi, evidenziando eventuali problemi tecnici.
Le aree principali da considerare sono le seguenti:
- Crawling: Il motore di ricerca ha la possibilità di esplorare?
- Indicizzazione: quali sono le pagine che il motore di ricerca dovrebbe indicizzare e avere nel proprio database?
- Velocità: un breve tempo di caricamento della pagina è un fattore determinante per rendere i tuoi utenti soddisfatti della navigazione.
Gran parte di ciò che è considerato tecnico in realtà fa parte della progettazione e dello sviluppo.
Tuttavia, l’implementazione e l’utilizzo corretto di tag ed elementi come i canonical, i noindex e così via, sono fondamentali e da non trascurare durante questa analisi.
Definisci target e obiettivi
Il primo punto è la definizione del target: a chi è rivolto il progetto? Quali sono gli obiettivi che mi sono prefissato?
Focalizzarsi sui destinatari del progetto significa prima di tutto mettersi nei panni dell’utente che usufruirà del servizio e quindi chiedersi di cosa ha bisogno, cosa desidera ottenere dalla lettura dei miei contenuti, e a quali domande io posso rispondere.
Questo serve per avere bene in mente i tipi di contenuti da evidenziare ed i temi che devono essere maggiormente trattati, allo scopo di ottenere più fidelizzazioni possibili.
Decidi il budget
Dopo aver fatto questa analisi e quindi dopo aver analizzato anche il mercato a cui facciamo riferimento, occorre avere anche una precisa idea del nostro budget, ossia della spesa che possiamo permetterci concretamente per raggiungere i nostri obiettivi.
Bisogna partire dal presupposto che ad un budget limitato non può corrispondere (almeno sul breve termine) un obiettivo importante, e che in questo caso sarà invece necessario rinunciare a qualcosa e quindi scendere a qualche compromesso.
È bene quindi sottolineare che un budget troppo striminzito comporta chiaramente dei rischi per il progetto che ha degli obiettivi di un certo spessore: adottarne una troppo “economica” ha sicuramente qualche lacuna, per esempio dal punto di vista del tempo, delle risorse, delle conoscenze, poco denaro per i tool (molti dei quali sono a pagamento, se utilizzati nelle loro versioni più efficaci e complete).
Quindi, occorre riflettere su questo punto.
Ricerca le keyword e analizza i competitor
La lista delle parole chiave associate al prodotto, al servizio o al brand è una delle fasi più importanti da seguire, perché la keyword rappresenta sostanzialmente l’elemento di collegamento tra te e il target.
Quando un utente decide di cercare qualcosa che offri, probabilmente lo farà per mezzo di una parola chiave attinente al tuo settore: il tuo obiettivo, quindi, deve essere quello di capire quali keyword l’utente cercherà più frequentemente e creare dei contenuti targettizzati ed ottimizzati che si focalizzano su queste.
Le due tipologie di keyword che è bene utilizzare sono:
- quelle più generiche (general keyword): si tratta di parole chiave con grandi volumi di ricerca, alta concorrenza e con un tasso di conversione atteso più basso;
- quelle più specifiche (longtail): sono delle parole chiave composte da più termini, che permettono di selezionare qualcosa di più specifico e quindi più rispondente ad un determinato tipo di visitatore. In genere, per questa tipologia si hanno volumi di ricerca più bassi, concorrenza più bassa e tasso di conversione maggiore.
Analizzare i competitor è un altro punto fondamentale. È quindi importante verificare quali sono i principali competitor che si sono già posizionati sulle keyword che hai scelto, ed analizzare le loro pagine: questo servirà da spunto per i nostri contenuti. che potranno così soddisfare al meglio l’utente e il suo intento di ricerca (search intent).
Esistono anche diversi tool che aiutano molto in questa fase. Possiamo pensare, ad esempio, a Google Suggest oppure a SEOzoom.
Produci contenuti pertinenti
Le pertinenza di un testo indica la sua rispondenza alle aspettative del visitatore: un testo pertinente è un contenuto coerente con il tema del progetto (quindi, con l’argomento principale del sito) ma anche con le keyword utilizzate (che andranno chiaramente utilizzate nel title o meta title, H1, H2, eccetera, come vedremo in tutta la fase dell’ottimizzazione) ed in grado di rispondere a domande o problemi dell’utente e del visitatore.
Questo significa che, per arrivare in cima, dovrai essere in grado di fare veramente la differenza con i tuoi contenuti, e offrire qualcosa che valga davvero la pena di visitare.
Perché questo sia possibile, oltre ad essere pertinenti e quindi coerenti con l’argomento, i contenuti devono essere:
- originali, ossia non duplicati né copiati, nemmeno in minima parte;
- ben scritti, senza errori;
- contenere le parole chiave utilizzate come target, e soprattutto eventuali sinonimi che il pubblico potrebbe utilizzare nelle sue ricerche;
- adeguatamente lunghi e completi, ma senza essere ridondanti;
- informativi e concisi, in grado di fornire velocemente ciò di cui l’utente ha bisogno.
Un buon metodo per organizzare i contenuti è fare riferimento ai cosiddetti “Topic Clusters”. In questo caso si parla di:
- pillar content, anche detti “contenuti pilastro” perché rappresentano le fondamenta della pagina, ossia i testi basilari senza i quali non avrebbe senso alcun contenuto aggiuntivo. I testi ad essi associati sono sempre specifici e di riferimento, mentre questi sono i contenuti principali, esaurienti ed autorevoli attraverso i quali l’argomento viene trattato in maniera ampia ed anche approfondita;
- cluster content: sono dei grappoli tematici che collegano le pillar page ad articoli più specifici e meno approfonditi.
Ottimizza le pagine web
Non basta scrivere contenuti pertinenti, completi e ricchi di informazioni, per arrivare all’utente: perché Google riconosca quel testo come pertinente, è necessario che esso sia stato ottimizzato.
In questo caso si parla di ottimizzazione on page perché si va a lavorare su tutti gli aspetti interni al sito, attraverso un’ottimizzazione strategica che prevede lo sfruttamento di:
- title tag, che spiega al motore di ricerca cosa offriamo nella pagina;
- URL, che sia chiaramente leggibile e ricordabile, user friendly;
- H1, H2, H3, titolo e sottotitoli che guidano Google e i visitatori a una semplice comprensione dei contenuti;
- meta descrizioni, importanti anche se non fondamentali ai fini del posizionamento: esse rappresentano una sorta di piccolo riassunto di ciò che andremo a leggere all’interno del contenuto;
- alt tag delle immagini: questa ottimizzazione è importante perché comunica a Google la coerenza e la pertinenza dell’immagine rispetto al testo.
Velocizza il sito, elimina i rallentamenti e monitora (e risolvi) eventuali errori
A questo punto è importante che il lettore sia in grado di reperire le informazioni che cerca molto velocemente e che non si ritrovi a dover cercare all’interno del sito perdendo del tempo prezioso: la velocità è molto importante ed è un aspetto che non devi sottovalutare.
Anche se i tuoi testi sono utili ed informativi, difficilmente un utente rimane all’interno del sito se non è in grado di leggere in maniera fluida il tuo contenuto: se il sito è pieno di plugin inutili che servono solo a rallentarlo, se le immagini sono pesanti e quindi contribuiscono in questo rallentamento, se ci sono errori e anomalie che rendono la lettura difficile, è possibile che l’utente tenda ad abbandonare velocemente la lettura.
Tutti gli elementi che potenzialmente sono in grado di compromettere la navigazione ed il caricamento vanno eliminati. Nello specifico, occorre puntare su:
- risoluzione di errori 404 e redirect inutili;
- eliminazione di link rotti e contenuti duplicati;
- aggiornamento di pagine obsolete o semivuote, trascurate o in costruzione;
- ottimizzazione delle immagini, che devono essere alleggerite e rese leggibili per i motori di ricerca.
Sfrutta l’off page e la link building
Abbiamo parlato delle tecniche on site, che sono quelle rivolte a migliorare la pagina dall’interno. Una buona associazione a questi metodi è quella di lavorare anche esternamente al sito, attraverso una strategia che vada ad incrementare aspetti come visibilità e popolarità, ma anche l’autorevolezza del nostro progetto attraverso l’incremento di numero di link in ingresso.
Questa tecnica si chiama link building: la costruzione di link è un metodo che però va utilizzato con parsimonia e soprattutto evitando di cadere in pericolose trappole, come ad esempio l’acquisto di link (le cosiddette link- farm) perché ciò che interessa a Google non è tanto (o meglio, non solo) la quantità ma soprattutto e principalmente la qualità.
Se il link proviene da un sito pertinente e molto autorevole, esso vale molto di più rispetto ad un numero maggiore di link che non hanno rilevanza.
Per sviluppare questo aspetto occorre, quindi, del tempo. Questi obiettivi possono essere comunque raggiunti passando attraverso la genuina promozione dei propri contenuti e tramite la loro diffusione su piattaforme con molti utenti.
Monitora i risultati e sii pronto ad intervenire
Molte volte si pensa che, una volta raggiunto il target, sia possibile interrompere ogni attività e che ormai il sito possa camminare tranquillamente con le sue gambe, ma non è così.
Infatti, devi tenere in considerazione il fatto che Google ed i suoi algoritmi sono in costante aggiornamento e che le cose possono sempre cambiare: per questo motivo, occorre che esegui un monitoraggio costante, con un check del rendimento su Search Console, e che sei pronto ad intervenire in caso di problemi ed aggiornamenti.
Questo passaggio ti permette di intervenire tempestivamente anche nel caso in cui alcune pagine stiano perdendo posizione. Puoi agire sul miglioramento dei contenuti, per adattarti alle nuove esigenze dell’algoritmo, e al perfezionamento degli elementi di ottimizzazione on page.
Conclusioni
Come chiarito, i metodi per arrivare allo stesso obiettivo sono diversi e non è detto che l’uno debba escludere l’altro. È tuttavia molto importante avere una buona pianificazione delle fasi da sviluppare al fine di non commettere errori o dimenticanze che potrebbero rivelarsi letali per il buon andamento del sito e per il suo successo.