Vuoi apparire per 2 parole chiave piuttosto simili, ma non sai se creare un solo contenuto per entrambe, o creare 2 contenuti differenti?

Questo è uno dei dubbi che mi vengono posti più di frequente.

In questo articolo ho deciso di mostrarti il mio metodo.

Inoltre, ti offrirò un bonus: lo strumento gratuito che ho creato per l’occasione, che potrai usare per risolvere questo dubbio!

Bene. Iniziamo, allora.

Mi presento: sono Filippo Jatta, sono consulente dal 2007.

Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.

Prima di tutto una precisazione: Google, più che posizionare per singole, raggruppa ora i contenuti per search intent (o almeno, sta imparando a farlo).

Cos’è il search intent? Molto in breve, il search intent  è l’intento di ricerca, cioè è la risposta che, chi esegue la ricerca, desidera trovare nei risultati in SERP.

Quando cerchi qualcosa puoi avere diversi scopi, quindi diversi search intent: trovare un’informazione, un dato, oppure acquistare, oppure ancora trovare un determinato sito, ecc.

Google ora non si limita a cercare all’interno della pagina web, ma cerca prima di capire (tramite diversi algoritmi) cosa desidera l’utente che fa la ricerca.

Come si può facilmente immaginare, quindi, è possibile che due diverse ricerche abbiano lo stesso scopo, cioè lo stesso search intent.

Due ricerche come “cure per la tosse” e “rimedi per la tosse” hanno uno scopo molto simile, dato che i termini “cura” e “rimedi” hanno in italiano un significato simile.

E allora, qui sorge il dubbio: se voglio posizionarmi per “rimedi per la tosse” e per “cura per la tosse” creo 2 pagine distinte, ciascuna ottimizzata per una di queste, oppure creo un unico contenuto per entrambe?

Ora ti mostro quello che è il mio metodo di valutazione, che trovo molto empirico e pratico.

Per decidere se creare 2 diversi contenuti oppure uno solo uso 2 strumenti, entrambi gratuiti.

Il Primo Strumento Gratuito: il Comparatore di SERP

La domanda quindi è: in SERP ci sono gli stessi risultati per le due per le quali mi voglio portare in prima pagina?

Io uso lo strumento che trovi qui.

E’ stato creato per me da Nello Poli e Antonio Perrone.

La SERP è l’insieme dei risultati che sono in prima pagina. Quindi quando parlo di SERP intendo i risultati che Google mostra quando effettui una ricerca.

Con questo semplice strumento puoi confrontare le SERP di diverse chiave. I risultati in verde sono quelli in comune tra le due.

Se ci sono SERP (cioè risultati di ricerca) simili, vuol dire che riconosce che il search intent delle due ricerche è simile.

E se il search intent è simile procederai con la creazione di un unico contenuto, che si andrà a rankare entrambe.

Google offre molti strumenti per trovare simili, correlate, attinenti per argomento. Tuttavia non offre alcun tool che dica esplicitamente che il search intent di due keyword è lo stesso.

Pertanto dobbiamo confrontare empiricamente i risultati di ricerca per sapere se il search intent di 2 keyword è lo stesso.

Ripeto il mio ragionamento:

  1. se due hanno stesso search intent, vuol dire che l’utente vuole ottenere le stesse risposte dal motore di ricerca
  2. per tal motivo, se due hanno search intent simile, hanno anche SERP simili, altrimenti no
  3. Se due hanno search intent simile, e quindi SERP simili, scrivo un solo contenuto. Se hanno search intent diverso, e quindi SERP diverse, ne scrivo due distinti.

Ovviamente questo ha delle eccezioni, come vedrai.

Quindi facciamo un esempio: cercando “rimedi per la tosse” e “cure per la tosse”, abbiamo molti risultati in comune, come puoi vedere da questa schermata:

Come puoi osservare, ci sono ben 8 risultati in comune.

In virtù di tale risultato, si procede con un solo contenuto, che va ottimizzato per entrambe le keyword.

Faccio ora un altro esempio: vogliamo arrivare in prima pagina per “fare una pagina web” e “creare una pagina internet”.

Queste due ricerche, nonostante presentino termini diversi, sono praticamente identiche: in questo contesto, “fare” e “creare”, e poi “pagina web” e “pagina internet”, sono praticamente sinonimi.

Andiamo a controllare le SERP con lo strumento, e otteniamo conferma che anche per Google le due ricerche sono pressochè equivalenti, e quindi hanno stesso search intent e risultati molto simili.

Anche in questo caso, quindi, creerai un solo contenuto per entrambe.

E con Parole Chiave Simili e SERP Diverse?

Può capitare che ci siano due molto simili tra loro, per le quali però Google offre SERP (cioè risultati di ricerca) completamente diverse.

In tal caso quello che consiglio di fare è studiare i contenuti già in prima pagina, per controllare se effettivamente la differenza nei risultati coincide con un search intent diverso.

Ad esempio le ricerche “come calciare una punizione” e “come battere le punizioni” hanno solo 3 risultati in comune in prima pagina.

A questo punto bisogna studiare i contenuti proposti, e capire se effettivamente questi differiscono per tipologia, per tipo di informazioni e contenuto.

Se le SERP sono diverse ed effettivamente i contenuti presentano delle sfaccettature diverse, allora vuol dire che le due ricerche tanto simili non sono, e per tanto si può procedere con la creazione di due contenuti differenti e specifici.

Se invece le due SERP non sono simili ma i contenuti offerti sono equivalenti, vuol dire che si sta basando, per queste ricerche, ancora troppo sulla presenza delle specifiche, nei contenuti eccetera, o comunque non ha ancora capito che si tratta di ricerche equivalenti.

Big G non è ancora infallibile, ma chi fa SEO sa che sta migliorando molto rapidamente sotto questo aspetto.

Per tal motivo, se effettivamente sono molto simili, le due SERP sono differenti ma i risultati ivi offerti sono davvero equivalenti come tipologia e contenuti, consiglio comunque di creare un unico contenuto, a livello on-page per entrambe.

Questa è la soluzione migliore nel lungo termine, ed eviterà di avere in problemi possibili contenuti ridondanti e conseguenti cannibalizzazioni.

Faccio un ultimo esempio, per completare la casistica: cerco “macchina caffè” e “miglior macchina caffè”.

Ecco i risultati:

Come puoi vedere, nel momento in cui scrivo questo articolo, c’è un solo risultato in comune.

Eppure potremmo pensare che siano simili. Differiscono solo per quel termine, “miglior”.

Analizzando le SERP, invece, possiamo notare qualcosa di molto interessante: per “macchine caffè” abbiamo un buon numero di e-commerce, di siti web che vendono macchine del caffè.

Per la ricerca “miglior macchina caffè”, invece, a farla da padrone sono informativi (spesso con link affiliati) e comparatori di prezzo.

Certo, mi si potrebbe obiettare che gli e-commerce non contengono “miglior”. Mi piacerebbe vedere che succederebbe se quegli stessi e-commerce ottimizzassero i loro contenuti comprendendo “miglior”, ma ci sono troppe variabili.

Per quel che attiene questo articolo, quel che ci interessa è che se abbiamo un contenuto in cui è possibile acquistare potremo puntare su “macchina caffè”, mentre con un contenuto informativo punteremo “miglior macchina caffè”.

In questo caso, dunque, analizzando le SERP abbiamo visto che apparentemente simili possono avere search intent diversi, e quindi dovrai creare due contenuti distinti per queste due .

Ecco in Sintesi il Procedimento da Seguire

  1. Controlla le SERP (puoi usare lo strumento qui)

Le due SERP sono simili? Crea un solo contenuto!

Le due SERP sono differenti?

In tal caso studia le SERP:

  • se i risultati offerti sono di tipologie diverse tra loro, e rispondono a intenti di ricerca diversi, crea due contenuti distinti
  • se i risultati sono molto simili per tipo e contenuti, e sono praticamente sinonimi, allora probabilmente è che ancora non ha capito che il search intent è lo stesso. In tal caso, fa un solo contenuto e ottimizzalo per entrambe.

Spero di averti fornito una guida utile e pratica, che possa risolvere qualche dubbio.

Filippo Jatta

About Filippo Jatta

Filippo Jatta è consulente SEO dal 2008. Dottore magistrale in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.

2 Comments

  • Melchiorre ha detto:

    Ottimo articolo e anche utile tool. Credevo di vederti con il mare alle spalle e non con un casermone 🙂
    Un saluto
    Melky

    • Filippo ha detto:

      Ti ringrazio Melchiorre 🙂

      Son contento ti sia piaciuto il tool.

      Riguardo il video, ti prometto che il prossimo panorama sarà più piacevole 😀