In questo articolo ti spiego come ottimizzare questo elemento, e le best practice per un title attraente per i visitatori e SEO friendly.

Che Cos’è un SEO Title Tag e Perchè Migliorarlo

Il titolo SEO, o title tag, è un elemento HTML che specifica l’argomento principale di una pagina web. Tale elemento viene mostrato dal motore di ricerca nello snippet della SERP, è cliccabile ed è importante come fattore per le conversioni e il ranking in SERP.

Se ne hai cura, puoi rapidamente migliorare il posizionamento su Google dei tuoi web.

Essi vengono visualizzati nelle pagine dei risultati dei MDR (ovvero sulla SERP). Sono dei testi su cui cliccare per visualizzare un determinato risultato.

Sono importanti in termini di usabilità (ovvero di facilità d’uso), sono importanti fattori di condivisione sui social network.

Inoltre, questo fattore deve essere una descrizione accurata e concisa del contenuto ivi immesso.

Ecco un esempio di codice relativo:

<Head>  <title> Esempio </title></ Head>

E’ importante inserire le keyword, aggiungendovi long tail e varianti.

Lunghezza del Titolo SEO Friendly

Google visualizza in genere i primi 60 caratteri. Con una lunghezza di meno di 60 caratteri, secondo le stime effettuate puoi aspettarti che verrà visualizzato correttamente circa il 90% dei casi. I titoli possono raggiungere 600 pixel circa.

Ecco ad esempio quello del mio blog.

Come puoi vedere contiene keyword e presenta il contenuto. Inoltre è della giusta lunghezza e non viene tagliato nella SERP.

Perché i Page Title SEO Sono Importanti

Sono un fattore importante che aiuta a capire di cosa tratta la tua pagina, inoltre influenzano fortemente il CTR che il tuo risultato avrà in SERP.

In altri termini, più li scrivi ottimizzati e accattivanti, meglio ti posizionerai e più persone sceglieranno il tuo risultato nella pagina.

Vengono utilizzati sia nelle SERP che nel browser, nella scheda della pagina in alto.

Mi presento: sono Filippo Jatta, sono consulente dal 2007.

Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.

Le SERP di Google

Il titolo viene generalmente visualizzato nella SERP, ed è quindi la prima esperienza che un visitatore avrà durante la ricerca.

Anche se hai buona visibilità, questo elemento rappresenta comunque il fattore decisivo nel determinare i click degli utenti.

Il Browser

Viene visualizzato anche nella parte in alto del browser di ricerca; funge da segnaposto, in particolare per quelli che hanno molte schede del browser aperte.

Devono essere unici e facilmente riconoscibili, devono mostrare keywords significative nella parte anteriore e devono aiutare gli utenti a non perder traccia dei contenuti.

SEO Friendly Page Title con Buona Struttura

Poiché rappresentano un aspetto davvero importante nel processo di ottimizzazione, ma anche durante l’esperienza di ricerca da parte dell’utente, è necessario che siano ben scritti.

Ecco alcuni consigli utili della loro struttura, che ti permetteranno anche di raggiungere i tanto importanti obiettivi di usabilità.

Guarda la Lunghezza in Pixel

Se è troppo lungo, potrebbero interromperlo aggiungendo dei puntini di sospensione (“…”), rischiando di omettere delle importanti.

Sebbene in genere la raccomandazione è quella di mantenerli di lunghezza con meno di 60 caratteri, il limite esatto è un po’ più complicato da stabilire. Tuttavia si basa su un container di 600 pixel.

Alcune parti possono occupare più spazio rispetto ad altre. Si pensi a un carattere come la “W” maiuscola, ben più largo di un carattere minuscolo come quello della “i” o della “t”.

Non sono previste delle penalizzazioni se è troppo lungo, dunque tutto ciò che devi fare è usare il tuo buonsenso e pensare come se fossi un visitatore esterno che sta facendo una ricerca.

Evita Troppe Maiuscole

Nella struttura, cerca di evitare di scrivere tutto in maiuscolo. Risultano difficili da leggere agli utenti durante la fase di ricerca e possono limitare fortemente il numero di caratteri che verranno visualizzati.

Tieni presente che, anche entro un limite di lunghezza ragionevole, possono scegliere di visualizzarne uno diverso rispetto a quello fornito da te.

Non Esagerare con le Keyword

Sebbene non vi sia alcuna penalizzazione da parte dell’algoritmo per l’eccessiva lunghezza, ma puoi incappare  in qualche problema quando inizi a riempirlo di keyword.

Così facendo non aiuterai l’utente durante la fase di ricerca.

Evita quindi che essi si presentano come un mero elenco di parole chiave o una ripetizione inutile di varianti delle stesse.

Sono controproducenti per gli utenti durante la ricerca e potrebbero causarti anche dei guai con gli stessi.

Gli MDR sanno perfettamente quando sono state fatte delle variazioni alle parole chiave quindi è inutile e inserirvi mille versioni alternative della parola chiave.

Assegna ad Ogni Pagina un Testo Unico

I titoli univoci aiutano a considerare i tuoi contenuti unici e preziosi, in più portano ad un incremento di clic da parte dei visitatori.

Tra centinaia o migliaia di pagine, può sembrare impossibile crearne uno unico per ogni pagina, ma i moderni modelli CMS, basati su codice, consentono per tutte le pagine importanti di crearne di unici basati sui dati contenuti.

Ad esempio, se si dispone di migliaia di pagine di prodotti con un database di nomi e categorie di prodotti, è possibile utilizzare questi dati per crearne facilmente come illustrato in questo schema:

[Nome prodotto] – [Categoria prodotto] | [Marchio]

Evita assolutamente quelli predefiniti, come “Home” o “Nuova Pagina”/”New Page”: potrebbero indurre a pensare che sul tuo (o su altri) tu abbia dei contenuti duplicati, o comunque i motori di ricerca non capirebbero bene i contenuti che offri.

Senza contare poi che questi riducono quasi sempre la percentuale di clic. Un consiglio? Prova a chiederti: con quale probabilità  cliccherei su di una pagina chiamata “Senza titolo” o “Pagina del prodotto”?

Approfitta del Tuo Marchio

Se possiedi un marchio forte e conosciuto, aggiungerlo nel tag può aiutare ad aumentare il numero di clic.

In genere, il consiglio è quello di mettere il tuo marchio alla fine, ma ci sono casi (come sulla home page o su di una pagina nello specifico) in cui vorresti restare più focalizzato sul marchio, dunque agisci come meglio credi.

Tuttavia, se il tuo marchio non è particolarmente conosciuto, ti sconsiglio di usare preziosi caratteri per inserirlo.

Scrivi Per i Tuoi Clienti e per Google

Ricorda che il tuo primo dovere è quello di attirare i clic dai visitatori che fanno un ricerca mirata e che probabilmente riterranno preziosi i tuoi contenuti.

È di fondamentale importanza pensare alla ricerca da parte dell’utente, oltre che all’ottimizzazione e all’utilizzo delle chiavi.

E’ la prima interazione che un nuovo visitatore ha con il tuo marchio quando lo trova nei risultati di ricerca perciò dovrebbe trasmettere un messaggio estremamente positivo e accurato.

Test

Secondo l’esperienza ed i test effettuati da Moz , le parole chiave più vicine all’inizio potrebbero avere un impatto maggiore sul ranking organico.

Inoltre, la ricerca sull’esperienza dell’utente mostra che le persone a volte leggono solo le prime.

Evita testi come:

Marchio | Categoria di prodotto principale – Categoria di prodotto minore – Nome del prodotto

Essi infatti forniscono sin dal primo sguardo un valore molto limitato. Inoltre, se i motori di ricerca lo tagliano, è probabile che recidano proprio la parte più importante.

Soluzioni per WordPress

WordPress offre diverse soluzioni e plugin per inserirli.

Tra i plugin di WordPress che consiglio, ti segnalo gli ottimi Yoast e All in One.

Una volta installati, potrai accedere alle pagine dei singoli articoli e pagine, e sceglierli comodamente.

Perché Google Non Usa il Tuo Title Tag

Alcune volte, può visualizzarne uno che non corrisponde a quello inserito da te.

Questo può essere frustrante, è vero, ma non esiste un modo semplice per costringerlo a usare quello che hai scelto.

Ad ogni modo, quando accade una cosa del genere, ci sono quattro probabili spiegazioni.

Keyword Stuffing

Come suddetto, se provi a riempirlo di chiave (a volte questo prende il nome di sovraottimizzazione), Google può ben pensare di riscriverlo.

Non Corrispondenza con la Query

Anche nel caso in cui il testo che hai scritto non presenta bene il contenuto, Big G può scegliere di riscriverlo.

Anche in questo caso non occorre vedere la cosa come un punto a sfavore  nei confronti del tuo.

Nessuno risponderà perfettamente ad ogni ricerca effettuata dall’utente, ma quando quello tuo viene sovrascritto per far sì che risponda meglio alle ricerche delle persone, allora consideralo come un modo per accostare meglio al search intent (cioè all’intento di ricerca dei visitatori).

Filippo Jatta

About Filippo Jatta

Filippo Jatta è consulente SEO dal 2008. Dottore magistrale in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.