L’ottimizzazione SEO on page è un insieme di tecniche e attività da applicare, al fine di migliorarne il posizionamento.

Hai un sito web che parla di un qualsiasi argomento, e vuoi ricevere più visite?

Vuoi che il tuo sia più visibile, seguendo dei semplici passi da mettere in pratica in pochi minuti?

Ottimizzazione SEO On Page: Guida Completa

Per posizionare su Google devi tener presente 2 macro-fattori:

  1. On Page, spiegata in questo video-articolo
  2. link building, ovvero Off Page.

Oggi ti mostro come lavorare su una pagina o articolo, in modo che tu possa farlo salire e ottenere in breve tempo più visibilità online.

Seguimi allora, stai per scoprire tutto!

Nelle mie consulenze curo moltissimo questo aspetto, offrendo uno studio totale e completo.

Con questi accorgimenti fai capire a Google di cosa tratta, che contenuti presenti e per quali dovresti avere visibilità.

Per un contenuto dovresti scegliere un argomento preciso, e decidere per quale o quali parola chiave (o keyword) vuoi portarlo in prima pagina.

Quindi ricorda: “parola chiave” e “keyword” sono sinonimi, e in questo articolo li userò indifferentemente.

Nb: prima si lavorava su una per articolo, ora invece uno stesso articolo si può avere visibilità per molte, riguardanti lo stesso argomento (si parla in questo caso di uguale “search intent“).

Ma andiamo con ordine.

Dopo aver realizzato il blog dovrai velocizzare e inserire dei contenuti.

Questi contenuti, nel caso di un blog, sono dei semplici articoli di informazioni, in cui parli dell’argomento in questione.

Dopo aver aggiunto i contenuti è la volta di migliorarli come sto per spiegarti. Ora ti mostro come fare, e ti farò vedere immediatamente i risultati di quello che ti spiego.

Ricorda che, a causa di un effetto che si chiama Dance, ballerà un po’ nei risultati di ricerca prima di stabilizzarsi. Questo è normalissimo.

Se non hai un blog ma un e-commerce o un portale sappi che le indicazioni che trovi qui valgono anche per quei casi.

Beh, sappi che per alcune con bassa competizione basta una buona ottimizzazione SEO On Page per arrivare in prima pagina senza fare nient’altro.

E’ un passaggio importantissimo che eseguo su tutti i siti ai quali lavoro.

Iniziamo con un esempio: ti mostro l’andamento, per la principale, di un mio nuovo.

Il dominio era appena acquistato, con zero lavoro. La principale ha circa 300 ricerche mensili esatte, e una concorrenza piuttosto bassa. Dapprima ho scritto i contenuti, un semplice articolo con un lavoro di copywriting.

Successivamente ho completato il lavoro, e in pochi giorni è salito addirittura in seconda pagina, a ridosso della prima, senza che io facessi altro.

Ecco il grafico con l’andamento delle posizioni.

Ok ora ti descrivo brevemente i vari passaggi, uno per uno 🙂

Prima però un appunto importante: ci sono molti campi da modificare e migliorare, come titolo, head1, meta description, nomi delle immagini eccetera.

La regola generale è: ottimizza senza esagerare, pensando in primo luogo a rendere di buon valore, offrendo una buona esperienza ai visitatori.

Quindi se io dico “inseriscila esatta nel titolo e poi una variazione nell’H1”, tu puoi tranquillamente fare diversamente, se credi sarebbe meglio fare il contrario.

Io stesso, in base che curo, decido di volta in volta quali parametri migliorare, cambiando di volta in volta.

Il fine della guida quindi è semplicemente quello di mostrarti i campi su cui lavorare.

Sarai poi tu, in base ai tuoi gusti e alle caratteristiche, a decidere cosa modificare e cosa no.

Nel video tutorial precedente ti ho mostrato un esempio, ora nel seguito di questo articolo ti mostro un’altra possibile variante.

Puoi seguire l’una o l’altra, o semplicemente prendere spunto da entrambe.

Sono Filippo Jatta, sono un consulente.

Mi sono laureato e specializzato nel 2007 in Economia, Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Bocconi di Milano.

Da subito dopo la laurea ho iniziato con questo lavoro: faccio posizionamento siti web di liberi professionisti, di aziende, e-commerce e portali sui motori di ricerca.

Guida all’Ottimizzazione SEO: Esempio con WordPress

Quel che spiego ora vale per qualunque, quindi ti suggerisco di leggerla tutta.

E’ utile il plugin”All in One” (o uno equivalente, come ad esempio “Yoast”).

Per fare questo lavoro su WordPress (un CMS molto utilizzato) basta andare su “Plugin”, cercare “All in One”, e installarlo.

A questo punto, nel menu del Plugin, scegli l’Home Title Tag.

Scrivi per la quale vuoi essere primo, più il nome del blog.

Come Home Description, invece, scrivi una breve descrizione, sempre inserendo la quale vogliamo salire.

Per quanto riguarda il campo Keywords, sappi che questo campo non è considerato, ma puoi inserire ugualmente alcune. Inseriscile attorno alle quali ruota il blog.

Fatto questo, non resta che installare un plugin che crei la mappa XML. Questa permette di visitare il blog con maggiore semplicità.

XML Sitemaps, ad esempio, una volta installato crea automaticamente la mappa XML.

Ricorda che è fondamentale lavorare anche sulla struttura e sui menu, ma in questa guida voglio mostrarti come lavorare su una singola pagina-articolo.

Come Ottimizzare On Page un Articolo per la SEO

Devi considerare i seguenti elementi:

  1. qualità dei contenuti
  2. interni
  3. titolo dell’articolo
  4. permalink
  5. keyword nel corpo dell’articolo
  6. head1
  7. tag
  8. immagini
  9. video
  10. outbound di qualità
  11. meta title, meta description e meta keyword
  12. dati strutturati e microdati
  13. implementazione HTTPS e SSL

Son tanti ma è tutto semplice, non preoccuparti.

Vediamo tutto un passo alla volta!

Offri Contenuti di Qualità

Aspetto fondamentale e troppo spesso dato per scontato: se vuoi risultati buoni e di lungo periodo abbi cura nel proporre contenuti di valore.

I tuoi contenuti non devono essere copiati da altri, o scritti in maniera frettolosa e incomprensibile: contenuti di qualità migliorano la durata delle visite, il numero di pagine viste per visita, riducono il pogosticking.

Tutti questi elementi confermano a Google che è di qualità e merita un buon ranking in SERP.

Utilizza Bene i Link Interni

Gli interni sono fondamentali, sia per WordPress che per tutti gli altri CMS.

Se hai un blog con un certo numero di pagine, e inserisci in maniera oculata dei interni diretti ad altre pagine, passi un po’ di “link juice” alla pagina.

In sostanza vuol dire che, anche quando provengono da pagine interne, funzionano comunque bene per passare un po’ di “forza” in termini di visiblità e traffico organico.

Sta però attento a non linkare in massa ogni pagina del nostro blog a tutte le altre: in questo caso si rischia di essere spammosi e questo non farà bene al ranking.

Una giusta presenza di menù e contestuali, cioè interni ai paragrafi di testo, invece, è utile per il posizionamento SEO.

Fanno parte dei interni anche i menu, come ad esempio il menu di navigazione, che va strutturato in maniera adeguata.

Un caso particolare: le pagine 404: i provenienti dalle pagina 404, ovvero dalle pagine non più esitenti, non sono invece utili: nelle pagine 404 standard compare solo l’avviso di “pagina non trovata”.

In alcune pagine 404, invece, viene proposta una soluzione: il visitatore è invitato a tornare all’home page oppure a visitare un’altra pagina specifica. Queste opzioni certamente arricchiscono e migliorano la user experience.

Se le 404 fossero considerate alla stregua delle altre pagine questo vorrebbe dire che la home e la pagina suggerita avrebbero una quantità assolutamente notevole in entrata, e questo migliorerebbe notevolmente.

D’altra parte ci sono 2 problemi:

  • il primo è che, salvo che in casi specifici, le pagine 404 non vengono indicizzate;
  • il secondo problema è più specifico: John Mueller ha asserito, nel suo profilo Twitter, che Google ignora volutamente tutti i contenuti presenti nelle pagine 404 e 410.

Imposta il Titolo dell’Articolo

Come titolo dell’articolo non scrivere semplicemente: è meglio scrivere un titolo che suoni più naturale.

Tuttavia, inserisci la KW all’interno.

Il titolo deve quindi contenere la keyword , ma solo all’interno di un testo più lungo.

Usa URL User Friendly

Il permalink è l’URL che dai alla pagina web.

Inserisci l’esatta nella URL, in modo tale che essi siano leggibili e friendly.

Non Preoccuparti di Ripetere la Keyword nell’Articolo

Puoi ripeterla  un numero di volte tale che il testo sia naturale e non forzato. Il rapporto tra il numero di volte in cui ripeti una keyword e il numero totale nella tua pagina si chiama keyword density, e non è un fattore rilevante.

Non cercare numeri precisi: scrivi un testo di qualità e inserisci senza forzare e senza rendere l’articolo illeggibile.

E’ bene non esagerare  con la ripetizione della keyword , perchè potrebbe risultare un po’ spammosa. Un uso naturale e oculato è la miglior cosa.

Una buona abitudine è quella di utilizzare anche dei sinonimi nel nostro articolo, o delle correlate.

Ad esempio se punti a salire per “festa di matrimonio”, puoi ripetere nell’articolo “festa di nozze”, ecc.

Dove trovare queste correlate?

Se cerchi “festa di matrimonio”, infatti, in fondo alla pagina troverai questo elenco:

seo - parole chiave correlate

Scegli Titoli e Sottotitoli in Maniera Strategica

L’Head1 è un particolare formato di carattere, trovi l’opzione per utilizzarlo sul menu a tendina di WordPress, accanto alla selezione della dimensione del carattere.

Se stai lavorando su un WordPress, ovvero se il tuo blog usa WordPress in italiano, questo tag si chiama “Testata1”.

Puoi usare questo formato per la keyword . Non scrivere l’esatta keyword , ma una sua rielaborazione.

Ad esempio in questo modo:

Usa Sapientemente i Tag

Nella colonnina a destra WordPress ti permette di specificare dei tag.

Con le tag fa le cose per bene: non scrivere a caso, ma dà un ordine, usandole come “categorie alternative”.

In sostanza, idealmente le tag dovrebbero creare una sorta di matrice con le categorie, offrendo una maniera alternativa di ordinare i contenuti.

Se, ad esempio, parla di calcio italiano, le categorie potrebbero essere le varie competizioni (campionato, coppa italia, coppa campioni), mentre le tag potrebbero essere le varie squadre (Milano, Juventus, Inter, ecc).

E’ importante scegliere tag ben definiti, e utilizzare sempre gli stessi. Questo perchè le pagine tag, se ben strutturate, possono anche ottenere buoni risultati, in quanto raccolgono, proprio come le categorie, tutti i contenuti che riguardano un determinato argomento.

Cura le Immagini

In questa guida voglio parlare anche della e immagini.

Il mio consiglio è: inserisci nel post almeno un’immagine, ma anche due, tre o più, a seconda del contenuto della pagina.

Le immagini vanno caricate sul nostro blog, e inserite nell’articolo con un titolo opportuno, rilevante.

Quando le carichi compariranno queste opzioni:

  • come titolo metti la keyword ;
  • come alt tag descrivi il contenuto dell’immagine, inserendo anche la chiave.

Se l’immagine è solo di abbellimento puoi linkarla ad una pagina, mentre se ha una funzione pratica e i visitatori potrebbero volerla ingrandire cliccandoci sopra, usa l’URL del file.

Ricorda di fare in modo che le immagini si vedano bene anche su mobile.

Scegliamo allineamento e dimensione come più ti piace, e cliccha infine su “Inserisci nell’articolo”, ottenendo quindi l’immagine.

Sfrutta i Video

Avere un video embeddato nella pagina ti dà un duplice vantaggio: piace che il blog contenga contenuti multimediali; inoltre puoi caricare video fatti da te che linkano direttamente.

Google ha acquistato YouTube, infatti i video di questo social “stranamente” rankano sempre alla grande. E tu puoi sfruttare questo: crea un account Youtube, poi carica un video collegato.

Puoi riprendere con una webcam quello che ti pare, oppure registrare lo schermo del pc come ho fatto per il video tutorial sulla ricerca.

Oppure puoi creare slide con Powerpoint e da queste un video con il gratuito e intuitivo Windows Movie Maker.

A questo punto scegli come titolo del video un titolo che catturi l’attenzione e che contenga la keyword.

Scrivi poi nella descrizione l’URL del post, comprensivo del prefisso “http://”. Aggiungi quindi una breve descrizione.

Aggiungi come “tag” delle keyword alle quali vuoi sia associato il video.

Puoi anche geolocalizzare il video, selezionando la linguetta “impostazioni avanzate”, e riempiendo la voce “località del video”. Scegli anche la “lingua del video” per completare il tutto.

La geolocalizzazione è un’opzione interessante sopratutto a livello locale.

Dopodichè, va sulla pagina, clicca su “condividi”, poi su “codice da incorporare”, e copia-incolla il codice di embed nel nostro post, ottenendo questo risultato:

Ora il post piacerà di più, sia perchè contiene un video, sia perchè addirittura quel video linka a noi!

Se non hai voglia di creare un video e caricarlo su YouTube, puoi anche inserire un video non tuo, preso dalla rete, scelto tra quelli che sono attinenti per argomento, e che magari hanno un buon numero di visualizzazione e “like”.

Mi raccomando, questa non è un’operazione da fare sempre e comunque: il primo pensiero deve andare al tuo visitatore. Se pensi che lui possa gradire un video, aggiungilo!

Inserisci Outbound di Qualità

Uno di qualità linka ad altri di qualità. Questa è una realtà facilmente osservabile.

Quindi, semplicemente, ricordati di non linkare a di basso livello qualitativo e spammosi, ma a blog autorevoli.

Non c’è nessuna regola a riguardo: non devi per forza linkare verso autorevoli in ogni articolo.

Anche in questo caso ricorda: linka quando per il tuo visitatore sarebbe utile.

Imposta Title Tag, Meta Description e Meta Keyword

Per l’ultimo passo utilizziamo di nuovo l’ottimo “All in One”.

Dopo averlo installato, per ogni articolo, puoi settare le seguenti voci:

  • Title Tag: è il nome con il quale la pagina compare nei risultati in SERP, scrivi un titolo contenente;
  • Description: è la descrizione della pagina web che compare in SERP. Scrivi una descrizione accattivante, senza ripetere l’esatta. Non è un fattore di ranking. Rendila accattivante per ottenere più click e un CTR più alto;
  • Keywords: ignora pure tale campo, è inutile. Se vuoi puoi inserirci delle parola chiave a tuo piacimento, per inquadrare l’argomento.

Implementa Dati Strutturati e Microdati

I dati strutturati sono dei codici implementabili all’interno delle pagine web. Questi codici servono per dialogare e fargli capire al meglio cosa noi offriamo.

Ci sono dati strutturati per una moltitudine di contenuti: business locali, prodotti in vendita, recensioni, eccetera.

Per creare i dati strutturati con schema.org, che offre moltissime soluzioni tra le quali scegliere.

Pur essendo un elemento importante, non influenzano direttamente il traffico organico.

Possono tuttavia far ottenere rich snippet, che porteranno a un CTR migliore e a più visite. Non sottovalutarli, quindi!

Utilizza HTTPS e SSL

Completiamo questa guida con il protocollo HTTPS.

In data 6 agosto 2014 ha annunciato che la sicurezza del web è una priorità.

Per questo motivo le connessioni sicure, che utilizzano i protocolli HTTPS e il sistema SSL saranno premiate.

In sostanza questo vuol dire che, a parità di altri fattori, uno che usa questi sistemi avrà un piccolo boost in più.

Attualmente, tuttavia, questo fattore di ranking è molto debole, e viene usato in meno dell’1% delle query globali.

Rispetto alle altre caratteristiche, insomma, adottare tali parametri di sicurezza attualmente influisce davvero poco. Tuttavia si riserva il diritto di renderlo un segnale più importante in futuro.

Voglio sottolineare che l’implementazione di HTTPS ed SSL è attualmente di secondaria importanza per quanto riguarda la visibilità sui motori di ricerca, ma è un fattore importante per garantire una navigazione sicura, soprattutto nel caso in cui i nostri siano veri e propri ecommerce.

Ecco la checklist da seguire per migrare correttamente!

Barry Schwartz di Seroundtable ha proposto una rapida lista di passaggi e controlli da fare per passare da HTTP ad HTTPS senza rischiare problemi.

Ho pensato possa essere utile proporla in italiano, quindi eccola qui. Seguendola non si dovrebbero avere problemi.

  • Prendi un certificato di sicurezza valido
  • Installalo usando SHA-2 e controlla che sia ben configurato
  • Effettua la migrazione prima su un server test
  • Abilita il redirect 301 (quindi il redirect permanente) dalla versione HTTP alla versione HTTPS e controlla che funzioni correttamente
  • Aggiorna i plugin controllando che siano compatibili con il protocollo HTTPS
  • Aggiorna tutti gli ad code
  • Configura Analytics controllando che funzioni correttamente con i nuovi URL HTTPS
  • Aggiorna i tuoi contatori social in modo tale che questi conteggino sia la versione HTTP che la versione HTTPS
  • Assicurati che il sistema di ricerca interno supporti la nuova versione HTTPS
  • Crea la nuova Sitemap XML
  • Controlla che la Search Console funzioni bene (controlla indicizzazione, crawling, queries ecc)
  • Fa un test usando il Qualys Lab tool

3 Consigli Utili

Mostra Immediatamente il Contenuto Più Importante

Quando utilizzi tabelle o altre strutture che mostrano un determinato contenuto solo quando qualcuno ci clicca su, tale contenuto viene considerato meno importante.

Letteralmente le parole di Mueller sono: “So if you want that content really indexed, I’d make sure it’s visible for the users when they go to that page”.

Traduzione: “Se vuoi che il contenuto venga indicizzato fa sì che sia visibile quando si visita la pagina”.

Ti consiglio quindi di rendere i contenuti più importanti immediatamente visibili nel tuo blog.

Bada alla Lunghezza degli Articoli

Articoli lunghi tendono ad avere più visibilità, non tanto per la parola chiave alla quale puntiamo, ma perchè si indicizzano per molte secondarie (le long tail keyword).

E’ quindi consigliabile, quando possibile, creare contenuti più lunghi e approfonditi, senza forzare inutilmente la ripetizione.

In questo modo con un solo articolo ti posizionerai bene per molte diverse, alle quali magari non avevamo neppure pensato, ricevendo molto traffico in più.

Tuttavia, ricorda di dar priorità alla sodisfazione del search intent: se per una ricerca sono necessarie solo poche parole per spiegare tutto e soddisfare il lettore, non allungare inutilmente il brodo.

Et voilà, ora hai una pagina perfetta per la keyword, ma in maniera naturale e non eccessiva.

Segui la scaletta che ti ho offerto per mostrare di cosa parli.

Con un buon lavoro i risultati non tarderanno ad arrivare!

Ricorda che in alcuni casi ti basterà un solo contenuto per posizionarti per due o più parole chiave differenti.

Guida per Blog Joomla, E-Commerce Magento, PrestaShop e Altri

Le guide che hai letto sull’ottimizzazione per i motori di ricerca si applicano a qualunque.

La logica non cambia in base al progetto: che tu abbia un blog su WordPress, Joomla, o un e-commerce Magento o PrestaShop, tutte le indicazioni rimangono identiche.

Ciò che cambia è il modo in cui esse vengono applicate: ogni progetto è personale e unico, e per questo le varie linee guida devono essere declinate alle specifiche necessità.

Se hai un e-commerce, qui trovi la guida per Magento.

Prezzi e Costi dell’Ottimizzazione SEO

I prezzi e costi variano in base al progetto, partono da circa 990€. Contattami per un preventivo personalizzato.

Includono tutta la parte tecnica, l’eliminazione di ogni problema di codice.

Viene resa perfetta la struttura, di tutti i menu e dei contenuti strategicamente più importanti.

L’obiettivo è di aumentare la visibilità e il traffico organico in tempi brevi.

Qui trovi la pagina sui prezzi e costi, con tutti i dettagli.

Filippo Jatta

About Filippo Jatta

Filippo Jatta è consulente SEO dal 2008. Dottore magistrale in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l'Università Luigi Bocconi di Milano.